F.Oli.
CAVALLINO (Lecce) – Incompatibile con il carcere dopo un intervento ad una gamba. Ha ottenuto i domiciliari, per i prossimi due mesi, Giuseppino Mero, 53enne di Cavallino, personaggio arcinoto alle pagine di cronaca e agli archivi di polizia. Il Tribunale del Riesame (Presidente Silvio Piccinno, relatrice Anna Paola Capano, a latere Pia Verderosa) ha così accolto l’appello dell’avvocato Umberto Leo (in foto) contro il rigetto del gip Cinzia Vergine relativamente all’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’omicidio di Gabriele Manca. Una decisione maturata alla luce degli esiti di una relazione tecnica svolta dal medico legale Roberto Vaglio per valutare le conizioni i Mero di recente sottoposto ad un intervento di artroscopia.
Per le cure previste dopo una simile operazione è necessaria non solo un’attività manuale del fisioterapista ma anche l’utilizzo di apparecchi elettromedicali e meccanici. Fra due mesi sarà poi disposta una nuova perizia per accertare le nuove condizioni di salute di Mero e stabilire se siano tornate compatibili con il regime carcerario. Allo stato la spalla del 54enne è appesantita da una serie di sentenze: 1 anno e 8 mesi per omicidio stradale (quando Merò riportò l’infortunio alla gamba; 9 anni e 8 mesi per l’operazione “Oceano”; 20 anni per l’operazione “Federico II” e, infine, compare tra gli imputati nel processo per l’omicidio di Gabriele Manca la cui udienza preliminare è fissata per il 30 ottobre.
Non è la prima volta che Mero, sempre per le conseguenze legate all’infortunio, lasci il carcere. Era già successo nel recente passato. Subito dopo il blitz antidroga “Oceano” ottenne i domiciliari con un provvedimento disposto al Riesame. Proprio come deciso in giornata sempre dallo stesso organo giudicante.