LECCE – La Segreteria Provinciale del Partito Democratico di Lecce prende le distanze e critica l’intenzione di Adisu Puglia di procedere con un progetto pilota per la nascita di una fantomatica “Casa dello studente diffusa”.
“Ci sfugge la fretta e l’insistenza con la quale si vuol far nascere questo strumento di intermediazione e ricordiamo che tra le battaglie portate avanti, da tanti anni, per il diritto allo studio, vi è la realizzazione di nuove case dello studente: spetta a chi amministra trovare soluzioni e risorse, siano esse ristrutturazioni o costruzioni ex novo, con fondi europei o statali”. Lo dichiarano il segretario provinciale Ippazio Antonio Morciano, il responsabile formazione istruzione cultura Giacomo Fronzi e la respoinsabile alle politiche sociali e abitative Francesca Carone
“Non comprendiamo, altresì, la necessità di avviare progetti pilota per utilizzare immobili sfitti quando esiste lo strumento del “contributo alloggio”, contributo liquido per gli studenti idonei, che risponde a criteri oggettivi di rispetto della legge in materia di affitti e lascia libera scelta agli studenti nel definire la soluzione per loro migliore. E anche per quel che riguarda il tema della facilitazione e/o assistenza nell’individuazione di immobili, esistono già da tempo piattaforme che erogano, senza contributi pubblici – come, peraltro, già accade per la nostra Agenzia per il diritto allo studio –, servizi di aiuto e consulenza per trovare un posto alloggio. Queste non sono solo e semplicemente politiche di sinistra, ma di buon senso, di opportunità, di risparmio e di trasparenza.
Sperando che il Presidente Emiliano possa intervenire per fermare questa iniziativa, che favorisce solamente il privato, sottolineiamo come qualsiasi progetto pilota o “studio di fattibilità” da realizzare, debba comunque passare, sul piano operativo, da bandi pubblici che rispondano alle normative nazionali in tema di appalti e da vere e proprie aggiudicazioni aperte. Confidiamo nel presidente Emiliano affinché possa confermare la Puglia come territorio ospitale per gli studenti universitari, come accade in qualsiasi altro luogo d’Europa che voglia definirsi “a vocazione universitaria”.
Siamo al fianco degli studenti – concludono – nel difendere le sacrosante battaglie, che ormai da diversi anni portano avanti, per una vera edilizia universitaria. E non si spacci per innovazione ciò che appare un tentativo di appagare le aspettative di pochi”.