LECCE – Nove dipendenti comunali assenteisti finiscono nei guai. Al termine di complesse indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica e svolte dalla Guardia di Finanza di Lecce, infatti, nelle scorse ore è stata eseguita una ordinanza di interdizione per un anno dall’esercizio di un pubblico ufficio nei confronti di nove dipendenti in servizio presso il Comune di Lecce e presso la Lupiae Servizi Spa, società in house dello stesso Ente. Si tratta di Ivan Vernich, coordinatore del servizio randagismo del settore ambiente; Valentina Vernich, in servizio presso il settore demografico; Renzo Bergamo, addetta alle pulizie; Giovanna D’Arpe, funzionario dell’Uffcio Cimiteriale; Fortunato Buttazzo, istruttore contabile presso il servizio demografico; Cristiano Mezzi, addetto al settore Igiene e Sanità; Elisabetta Sansò, Patrizia Corallo, altra addetta alle pulizie; e Fulvio Secondo, coordinatore nelle sedi distaccate del settore ambiente.
Le indagini condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria mediante captazioni video, servizi di osservazione e la disamina della documentazione acquisita presso il Comune, hanno permesso di accertare ripetuti casi di illegittimo allontanamento dai luoghi di lavoro a carico di numerosi dipendenti sia comunali che della Lupiae Servizi S.p.A. distaccati presso gli uffici di via Lombardia, i quali sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per truffa continuata ed aggravata nonché per false attestazioni di presenza in servizio. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Maria Vallefuoco. le misure sono state emesse dal gip Alcide Maritati.
Le indagini delle fiamme gialle – eseguite attraverso l’estrapolazione di video, servizi di osservazione, disamina dei tabulati delle timbrature – hanno consentito di accertare numerosi casi di assenteismo da parte dei dipendenti, che si allontanavano dalla sede di lavoro ed in particolare dal Settore Ambiente e dal Settore Servizi Demografici. Come emerso dalle indagini, in molti i casi i dipendenti si allontanavano arbitrariamente dagli uffici comunali per fare acquisti presso i mercati rionali, negozi, frequentare circoli privati o addirittura giocare alle slot machines.
In alcuni casi taluni dipendenti, pur attestando la propria presenza in servizio mediante sottoscrizione del relativo registro non si presentavano affatto sul posto di lavoro. In altri casi è stato accertato l’illecito utilizzo del badge al fine di attestare falsamente la presenza in servizio di colleghi assenti (c.d. doppie strisciate) così come sono stati riscontrati illegittimi accessi al sistema informatico di rilevazione delle presenze del Comune al fine di far risultare, contrariamente al vero, la presenza sui luoghi di lavoro di dipendenti invece assenti.
In esito alle indagini svolte il Giudice per le Indagini Preliminari, aderendo alle richieste formulate dal Pubblico Ministero titolare delle indagini, ha emesso apposita ordinanza di applicazione della misura cautelare della interdizione dall’esercizio di un pubblico ufficio per un anno nei confronti di 9 dipendenti, di cui 5 in servizio presso il Comune e 4 presso la Lupiae Servizi Spa, le cui condotte risultavano caratterizzate da maggiore gravità e sistematicità.
I provvedimenti sono stati notificati in data odierna dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce ai dipendenti infedeli ed all’amministrazione comunale.