LECCE – Oltre le liste d’attesa c’è anche il guaio delle attese per operarsi al Vito Fazzi di Lecce. A lanciare le accuse è un paziente che afferma di aver passato oltre due settimane in attesa di operarsi dopo essere stato ricoverato. L’Asl di Lecce preferisce non replicare a questa polemica. “A quanto pare cambiano gli uomini ma non cambia il modus operandi – riflette il vicesegretario di Fratelli d’Italia Lecce, Domenico Bitonto – Accade che, ancora oggi, per operarsi sia necessario attendere tempi inaccettabili: anche 15 giorni dal momento del ricovero, mentre chi passa dagli studi privati non attende mai tanto tempo. Questo è quello che succede in uno dei più grossi reparti chirurgici del Salento nonostante l’avvicendarsi di una nuova guida alla testa del reparto. Quanto raccontato è testimoniato dal diretto interessato che lamenta per voce dei suoi familiari tale disservizio, a fronte della constatazione che altri pazienti venivano operati mentre lo stesso veniva rinviato giorno per giorno. Fino a che la misura è colma ed anche i santi finiscono per diventare irrequieti. Mettetevi nei panni di un paziente che ogni giorno sa di poter essere operato e poi non lo è! Oppure nei panni di un suo familiare. Ansia, preoccupazioni, organizzazione familiare, lavorativa. Tutto da riaggiornare giorno dopo giorno. E questo accade nel 2018! Alla faccia dei titoloni di presentazione e della pubblicità che accompagna alcuni personaggi.
Fratelli d’Italia interviene a sostegno di un modello sanitario che voglia veramente cambiare e diventare un fiore all’occhiello del panorama medico salentino perché siamo certi che quanto riferito accade non per la mala gestio delle diverse situazioni cliniche che possono avvicendarsi in un grosso reparto chirurgico e ce ne guardiamo bene dal voler fare tali osservazioni ma, siamo certi, questi fatti accadono per la malgestione della Sanità Pugliese ed in particolare modo di quella salentina, preda di un governatore che continua a distruggere un servizio sanitario che fa acqua da tutte le parti: numerosissime giungono le segnalazioni dei disservizi sulla chiusura di pediatria e ginecologia di Copertino, sulla chiusura di cardiologia e chirurgia a Galatina, sulle carenze dei distretti sanitari territoriali e tanto altro. Non ci dilunghiamo oltre, ma ci auguriamo che il Governatore Emiliano e la sua giunta finiscano prima possibile il loro mandato e restituiscano alla Puglia ed in particolar modo al Salento quella dignità (soprattutto in campo sanitario) che i 15 anni di gestione Vendola-Emiliano hanno violentato!”.