Gabellone non firma il decreto per le elezioni del 31 ottobre, caos tra i fittiani: qualcuno pensa a un accordo col Pd

di Gaetano Gorgoni

LECCE – Antonio Gabellone non firma (per ora) il decreto per le elezioni del suo successore, che dovrebbero tenersi il 31 ottobre. Il presidente della Provincia di Lecce mira ad accorpare l’elezione del capo di Palazzo dei Celestini con quella dei consiglieri prevista per gennaio. Questa linea è confermata dalle dichiarazioni del consigliere fittiano, Renato Stabile, rilasciate in mattinata a tutti i giornalisti che chiedevano spiegazioni. Ma nel decreto milleproroghe non è previsto il rifiuto di firmare il documento che indice le elezioni 40 giorni prima, quindi potrebbe prospettarsi un intervento del prefetto. Intanto, dietro le quinte, i fittiani litigano sul successore del loro coordinatore provinciale: sembra che Gabellone stia puntando a un accordo col Pd. Ma tra gli ultimi seguaci di Raffaele Fitto c’è chi insiste per chiudere su Gianni Marra, temendo il grande inciucio sul nome del sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, o comunque su nomi dell’area di centrosinistra, come il sindaco Stefano Minerva, più vicino al governatore Michele Emiliano.

Secondo un’altra versione, Gabellone ha cercato di rimandare le elezioni con una moral suasion sull’Upi, ma non essendoci riuscito firmerà a breve. Staremo a vedere, intanto i fittiani solo in fibrillazione.

IL COMUNICATO DI PUGLIA POPOLARE: PRESIDENTE DELLA PROVINCIA UN SINDACO CIVICO, RUBICHI

In mattinata è tornato sull’argomento elezioni provinciali Luigi Mazzei, segretario provinciale di Puglia Popolare, per proporre la soluzione di un sindaco civico: “I vari richiami a trovare un tavolo unitario pare siano caduti nel vuoto. Prendiamo atto che c’è chi sta lavorando sotto traccia per un accordo tra i partiti storicamente alternativi. Proprio per questo appare evidente la necessità di proporre un Sindaco di chiara espressione civica. Per Puglia Popolare Pippi Mellone ha tutti i requisiti per raggiungere un ampio consenso che vada oltre i partiti. Non siamo affezionati a un nome ma a un metodo. Per gestire le criticità che un Ente come la Provincia di Lecce ha, grazie alla famigerata riforma Del Rio, che tra l’altro ha tolto il diritto di voto agli elettori, bisogna superare gli steccati dei partiti. Siamo disposti al dialogo con le forze che riterranno utile il confronto, ed a coloro che obiettano la difficoltà per un Sindaco di una grande città di gestire in contemporanea Comune e Provincia, proponiamo un altro Sindaco di un piccolo comune come Cannole. Il Sindaco Leandro Rubichi che è certamente un nome spendibile. Ha dimostrato capacità e voglia di fare bene per il suo territorio a partire dal rilancio della Masseria Torcito. Attendiamo che qualcuno voglia costruire un percorso alla luce del sole e con metodi diversi”.