MELPIGNANO (Lecce) – Altri tre giorni di sciopero. I lavoratori di Tessitura del Salento Industriale (Tdsi) non sciolgono il presidio. Dopo l’incontro di oggi con l’amministratore delegato Luca Peli, sindacati e dipendenti hanno scelto di restare con le braccia incrociate anche domani, lunedì e martedì: in tutto altri tre giorni lavorativi, con presidio interno all’azienda. Lo comunicano in una nota Franco Giancane, Sergio Calò e Fabiana Signore, rispettivamente Segretari Generali di Filctem Cgil Lecce, Femca Cisl Lecce e Uiltec Uil Lecce.
L’azienda del Gruppo Canepa ha spiegato nell’incontro di essere disponibile a pagare solo il 50% dello stipendio arretrato di ottobre, senza però fornire rassicurazioni su prospettive e tempistiche di pagamento della parte restante e degli altri salari maturati.
Il dirigente si è impegnato a chiedere al fondo di investimento proprietario del Gruppo (il DeA Capital Alternative Funds Sgr) il denaro necessario a saldare il dovuto. Durante l’incontro, i sindacati sono venuti a conoscenza anche della possibilità di vendita dell’azienda salentina entro pochi mesi. Il tutto mentre in queste ore Tdsi incontra la Regione per il programma di investimento denominato Kytotex 2. Sempre a Bari invece, il prossimo 3 dicembre è stata convocata la Task Force regionale per discutere di questa delicata vertenza.
Sulla disparità di trattamento tra i dipendenti di Tdsi e quelli del Gruppo Canepa di San Fermo della Battaglia (Como), il manager ha chiarito come le situazioni delle due aziende siano ben distinte. Lo scorso 16 novembre i lavoratori dello stabilimento comasco hanno ricevuto il salario arretrato; quelli di Melpignano ancora aspettano. Proprio i lavoratori di San Fermo della Battaglia hanno espresso solidarietà ai colleghi salentini: «Non condividendo e non approvando tali condotte diverse sullo stesso diritto, i dipendenti di San Fermo chiedono all’azienda di pagare lo stipendio alle lavoratrici ed ai lavoratori della Tessitura del Salento».