LECCE – Mentre la campagna elettorale si può dire cominciata, il centrodestra continua a non trovare un accordo, ma c’è chi, come Bernardo Monticelli Cuggiò, mette in guardia tutti: “finti moderati cercano di carpire il voto dal popolo del centrodestra”: “Il teatrino della politica o, meglio, di una certa politica di sinistra, ci ha abituato, in questi anni, a spettacoli ai limiti del ridicolo.
Mai, però, come oggi, si è assistito a strategie e tattiche tendenti a considerare, la nostra città, una sorta di teatro per marionette.
Salvemini, infatti, sin dal suo discorso di ricandidatura, ha messo (e continua a
mettere) in scena un falso moderatismo, tendente, a suo credere, a raggiungere obiettivi di consenso graduale, senza manifestare una trasformazione radicale.
Ma i leccesi non sono burattini.
A nessuno, infatti, è sfuggito che, durante la conferenza stampa, Salvemini non abbia mai menzionato la parola “sinistra” ma, allo stesso tempo, a nessuno è sfuggito il suo metodo nei 18 mesi di governo, totalmente ispirato ad ideologie di estrema sinistra, senza considerazione alcuna verso i moderati, relegati ad un angolo, mai ascoltati, mai incisivi nelle decisioni importanti assuntedall’ “uomo solo al comando”. Smentisca l’UDC che ha sempre mugugnato nei corridoi di Palazzo Carafa, con il suo Consigliere ed il suo Assessore.
Salvemini prova furbescamente a fuggire dalla sua ideologia, nascondendosi dietro un civismo ridotto a mera comparsa.
Salvemini abbia, invece, il coraggio e la dignità di presentarsi alla città per ciò che è e che è sempre stato:candidato ed espressione di una sinistra estrema, lontana da ogni sentimento moderato. Eviti di portare sul palco il suo ex vice sindaco, sbandierandolo come garante dell’intero mondo civico leccese.
Delli Noci, semmai, è garante di sé stesso e della sua ambizione, già proiettato alle elezioni regionali. Con evidente abbandono del suo impegno diretto in Consiglio Comunale, dove avrebbe potuto rappresentare i veri interessi del civismo leccese, qualora ne fosse stato realmente portatore, accettando anche di farlo all’opposizione.
D’altronde, non essendoci nulla della storia personale dei due che li accomuni,
il sodalizio politico si fonda solo ed esclusivamente sull’interesse a gestire il potere ed a conservare, in caso di vittoria (ormai impossibile), la pur comoda poltrona di vice sindaco.
Il Centrodestra solo se vuole può perdere le elezioni!
La Città, storicamente di Centrodestra, ci vuole uniti e con sofferenza sta assistendo all’attuale dibattito, invero, dettato da meri personalismi contrapposti, che ci indeboliscono.
Si guardi al futuro ed al bene dei nostri concittadini che con fiducia aspettano un segnale di unità e non capirebbero divisioni che nascondono altro”.