di Gaetano Gorgoni
LECCE – L’arte della politica può far raggiungere compromessi impossibili, ma quello tra Adriana Poli Bortone e Saverio Congedo sembra proprio una chimera (quella stretta di mano del 2012, che vedete nella foto di repertorio, potrebbe non ripetersi più). Il vincitore delle primarie basa la sua forza anche sul rinnovato asse Perrone-Fitto, i due nemici storici della senatrice. La leadership nella coalizione di centrodestra sarà decisa dalla sfida tra le liste di Marti, che ha dimostrato che la Lega senza di lui non esiste in città, e quelle del patto d’acciaio tra i vecchi leader del centrodestra. Adriana Poli Bortone è un terzo polo di un vecchio centrodestra che un tempo dettava legge: ci sono Ugo Lisi, De Leo e Giancane, ma anche Lamosa, che fino a qualche mese fa sedeva alle riunioni di Puglia Popolare. Ci sono, però, tante novità. Come si conciliano tre leader in conflitto? Nel centrodestra tutti i vertici hanno cercato la via della diplomazia: profilo basso e nessuna parola contro la senatrice per cercare di disinnescare la sua candidatura con un accordo. Oggi l’incontro, formalmente corretto, tra Congedo e Poli non ha portato a nulla: si è provato perfino a proporre Ugo Lisi sindaco in cambio di un passo indietro di Congedo. Ma probabile che si vada fino in fondo, cioè fino al primo turno separati per poi capire chi pesa di più e, quindi, allearsi.
Oggi le visioni sono inconciliabili: 6615 votanti alle primarie sono un “funerale” per la senatrice, mentre per il consigliere regionale vincente sono una “festa di democrazia” (perché vere, fatte senza pullman, senza assessori che prelevavano i vari personaggi di spicco delle vele e senza file di immigrati non residenti). Del sondaggio sulla popolarità proposto da Adriana Poli Bortone a Saverio Congedo non importa nulla: lo ha ribadito. Dunque, per la coalizione trainata da Fitto, Perrone e Marti il candidato inamovibile è Saverio Congedo. Ecco allora che i “polibortoniani” provano a tentare Gaetano Messuti e i suoi movimenti civici: un leader chiave, che se non fosse così leale a Congedo, potrebbe deciderne la débâcle. L’avvocato di Sentire Civico ha perso per 400 voti, probabilmente perché non è riuscito a convincere del tutto Marti a mobilitare tutte le truppe (ha ricevuto solo qualche aiutino da qualche civico dell’area che fa capo al senatore leghista: troppo poco per vincere con la corazzata dei Perrone, Fitto, Tondo e Guido).
Quindi, se non ci saranno colpi di scena, sarà un braccio di ferro con le liste tra i due centrodestra rivali: ognuno cercherà di scarnificare l’altro e poi si conteranno. Nel frattempo daranno un’occhiata ai sondaggi. Poi, faranno la loro corsa e, dopo il primo turno, il più debole dovrà allearsi col poi forte, a meno che non ci siano altri disegni, che i maligni dipingono nel barese.
LO SPAESAMENTO DI MOVIMENTI E LE PROMESSE DEI PROGRAMMI
Molte civiche attendono per capire cosa fare, ma rischiano di sbriciolarsi per andare ognuno dalla parte che ritiene più opportuna: Daniele Montinaro, ad esempio, è già in corsa con Adriana Poli Bortone. “Assistiamo non senza disagio al caos post primarie – spiegano i vertici del movimento che nacque per sostenere Mauro Giliberti – Non vogliamo polemizzare e non vogliamo ribadire che ‘lo avevamo previsto’. Tentiamo di guardare avanti, spingendo verso l’unità di un centrodestra che ci sembra ancora incapace di cogliere che per tutto c’è sempre ‘un prima e un dopo’.
Pensiamo al dopo. A prescindere da personalismi, logoramenti e conflittualità che poco ci interessano e mantenendo intatta la nostra autonomia di giudizio e ribadendo di non aver assunto ad oggi alcuna posizione rispetto ai possibili contendenti alla carica di Sindaco della Città di Lecce (fermo restando che da uomini liberi non possiamo certo limitare le scelte individuali), intendiamo avviare una mediazione tra la Senatrice Adriana Poli Bortone ed il Consigliere Saverio Congedo.
Mediazione che intendiamo trasferire dal piano personale al piano programmatico, con la certezza che si possa discutere di idee e di futuro della città riunendo le diverse sensibilità che oggi appaiono lacerate.
Riteniamo che l’unico ponte sia il confronto serio e programmatico sulla idea di città e la sfida per la sua amministrazione anche in ordine alle modalità con cui si intenderà gestire la cosa pubblica. Immaginiamo che solo incontrandoci e riunendoci su profili concreti troveremo una sintesi condivisa.
Movi Menti è nata come laboratorio di idee e tale rimarrà, il nostro programma è a disposizione e su quello vorremmo confrontarci con la Senatrice Adriana Poli Bortone ed il Consigliere Saverio Congedo, ai quali chiediamo di partecipare ad un incontro pubblico ‘Riuniamo le idee per la città’ per domenica 24 marzo alle ore 11. Siamo certi che verrà colto il senso della nostra proposta e da qui vorremmo ripartire”.
Il problema che i programmi sono spesso il libro dell’impossibile: Salvemini aveva promesso la rottamazione del filobus, M5S il blocco di TAP. La verità è che poi ci si siede si su poltrone confortevoli, ma piene di problemi, quindi, meglio volare basso e capire prima con quali persone e con quali liste si vuole vincere. Tra quei nomi e quei volti spiccheranno i vari “gruppi di interesse”. Non vi fate illusioni: ognuno mira a qualcosa, com’è naturale. Il PUG di Perrone può conciliarsi col PUG di Adriana Poli Bortone? Queste sono le vere domande. Quei volti, quei nomi e quelle facce saranno il vero programma.