LECCE – Pierpaolo Signore non si candida, ma resta a combattere per il partito alla guida della segreteria provinciale. “Ho deciso di fare un passo indietro per lasciare spazio alla mia squadra. Ci saranno alcuni militanti molto vicini a me”. Fratelli d’Italia prova a reggere all’urto di una lista unitaria con i fittiani (molti si turano il naso per il bene del partito alle europee) dove Andrea Guido e Angelo Tondo fanno la parte dei leoni: sono due uscenti di peso di Direzione Italia, che si aggirano a quota mille e cento voti il primo, circa 800 voti il secondo. Sfida accettata dal dirigente di Gioventù Nazionale, Roberto Giordano Anguilla (alla sua prima corsa dopo anni nelle retrovie, ma con il supporto dei giovani del movimento di Giorgia Meloni e delle rappresentanze studentesche della destra), un militante della prima ora, 29 enne, ingegnere e imprenditore che farà coppia con un’altra giovane avvocata Fabiola De Giovanni (circa 300 voti nelle scorse elezioni).
La lista è una delle più temute e nella sfida interna punta a due Assessorati: nella corsa c’è anche Anastasia Quarta (totalizzò 250 voti nella scorsa tornata elettorale). Ma c’è chi, non avendo alcuna voglia di rischiare la candidatura di servizio e puntando a un assessorato in caso di vittoria del centrodestra, è emigrato in altre liste: si tratta di Giorgio Pala. Il giovane, che nelle passate elezioni raggiunse quota 600 voti e si posizionò dietro Michele Giordano, ha prima tentato un accordo con Roberto Marti, ma, crollata la possibilità di essere leader in Grande Lecce (lista che non si farà più), ora correrà in pole position con Lecce Città del Mondo, con la squadra di Paolo Perrone. “Se Pala non si candida con Fratelli d’Italia, allora sarà fuori dal partito” – chiarisce lapalissianamente Pierpaolo Signore. Anche se in FdI non è l’unica posizione borderline, visto che l’ex sindaco del centrodestra va avanti per la sua strada con la sua lista di sempre.
In Fratelli d’Italia spiccano anche altri nomi di peso come Domenico Bitonto e Veronica Merico, dell’Area di Mario De Cristofaro. Lecce Città del Mondo, invece, oltre a Pala, ha personalità che in passato hanno avuto discreti risultati, come Maria Benenati, che totalizzò 300 voti e Maurizio Botrugno, che nel 2012 prese 300 voti. La sfida leccese non è facile per nessuno con quasi mille candidati in ogni elezione, che pescano da tutte le fasce della società: spesso si ha l’impressione che ci sia un candidato per ogni famiglia. La sfida è entrata nel vivo: da qui al 26 maggio sarà una corsa in cui vecchie e nuove personalità del panorama locale si sfideranno senza pietà.