LECCE – “Oggi è un giorno speciale per i salentini, un giorno speciale per i pugliesi. Oggi nasce formalmente il nuovo Comune denominato Presicce – Acquarica. Con orgoglio, da presidente della Provincia di Lecce, dell’Ente cioè che per definizione rappresenta tutti i Comuni del territorio, sento il dovere di rivolgere un caloroso saluto di benvenuto al neonato Comune, frutto della scelta coraggiosa di due distinte Comunità, che il 16 dicembre 2018, con un referendum consultivo, hanno decretato la propria fusione. Un risultato storico che rappresenta una vittoria della democrazia e una sfida lanciata verso il futuro”.
Così il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva ha aperto questa mattina i lavori del Consiglio provinciale, che è tornato a riunirsi a Palazzo dei Celestini.
Il Comune di “Presicce-Acquarica”, infatti, nasce formalmente proprio oggi con il contestuale insediamento del commissario, il viceprefetto Claudio Sergi e con la cerimonia solenne che si svolgerà nel pomeriggio presso la sala consiliare “Falcone – Borsellino di Acquarica, alla quale parteciperà lo stesso presidente.
“I cittadini di due comunità hanno scelto liberamente di voler camminare insieme, di voler percorrere uniti una strada che è ancora tutta da costruire. Ma questo non li ha intimoriti. Tutt’altro. Nelle urne ha prevalso le ragioni dell’unità rispetto a quelle della divisione, ha vinto la convinzione che il processo di fusione potesse esaltare e non disperdere storia e identità di due popolazioni. Da questi due piccoli Comuni del Basso Salento, quindi, da due piccoli realtà dell’estremo Sud d’Italia, è arrivata a tutto il Paese una grande lezione di democrazia, ancora più significativa se messa in relazione con il periodo storico che stiamo vivendo, in cui ci si affanna a costruire nuovi muri ed elevare nuove barriere”, ha proseguito Minerva.
“L’augurio è che la ‘piccola grande rivoluzione politica’ di cui sono stati capaci i cittadini di Acquarica e Presicce contagi positivamente altri cittadini del Salento, della Puglia, d’Italia, facendo prevalere, lì dove ci sono i presupposti e le condizioni, lo spirito di unità, la volontà di collaborare, l’impegno a condividere, a stare insieme per fare insieme, nell’interesse di tutti”, ha concluso.
Al termine di questo intervento, il presidente Stefano Minerva si è rivolto ai consiglieri provinciali invitandoli a sottoscrivere un appello per esprimere vicinanza a Radio Radicale affinché continui ad essere “quella voce fuori dal coro capace di raccontare cos’è la libertà”.
Tutti i consiglieri hanno firmato il documento in cui si evidenzia come Radio Radicale rappresenti “l’essenza di un legame forte dello Stato con i cittadini. Un legame che si esplica non solo nell’informazione integrale degli eventi istituzionali e poltici (con nessun taglio, nessuna mediazione giornalistica e nessuna selezione che possa impedire agli ascoltatori di ‘conoscere per deliberare’, ma anche con iniziative famose, come la rassegna stampa dei quotidiani “Stampa e regime” che ha offerto a tutti una lettura critica dei giornali favorendo sempre il confronto fra le opinioni.
Subito dopo le comunicazioni del presidente, il Consiglio provinciale è passato ad esaminare gli altri punti iscritti all’ordine del giorno.
In particolare, l’assise provinciale ha approvato all’unanimità l’Ordine del giorno sulla riforma dell’ordinamento delle Province. Con questo atto il Consiglio “fa voti al Governo e a tutte le Istituzioni rappresentate al tavolo tecnico-politico istituito presso la Conferenza Stato-città ed Autonomie Locali, di proseguire con convinzione il percorso intrapreso nell’ambito del tavolo medesimo, ripartendo dalle “Linee guida in materia di riforma dell’ordinamento delle Province e Città Metropolitane”, presentate nella seduta del 24 aprile scorso, ed avendo quale primo ed irrinunciabile fine quello di ridare maggiori e migliori servizi ai cittadini e di rilanciare gli investimenti, in un’ottica di adeguata vicinanza alle esigenze del territorio”.
“Contestualmente si dà mandato al presidente della Provincia di trasmettere la deliberazione ai Consigli delle Province delle Regioni a statuto ordinario, affinché si uniscano alla Provincia di Lecce nell’appello al Governo e alle altre Istituzioni, adottando il medesimo atto deliberativo; infine, si invita l’Unione delle Province Italiane ad assumere un ruolo propulsivo sulla questione facendo da collettore degli atti deliberativi approvati dalle varie Province, provvedendo ad inoltrarli al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri in carica e alla Conferenza Stato-Città ed Autonomie locali”.