LECCE – “Per aumentare il valore del nostro turismo dobbiamo offrire nuove esperienze e servizi a chi visita Lecce, il suo mare e le sue ricchezze naturalistiche. I dati dell’Osservatorio Turistico Regionale del 2018 certificano la crescita degli arrivi (Lecce è la terza destinazione in Puglia) ma anche un media permanenza di 2,6 notti, che è più bassa rispetto a quella regionale. Occorre dare ai turisti nuovi e diversi motivi di interesse perché programmino vacanze più lunghe nella nostra città e sulla nostra costa.”Lo dichiara il candidato sindaco per il centrosinistra, Carlo Salvemini.
“Nel corso del prossimo mandato amministrativo possiamo mettere a punto politiche sul turismo efficaci per il raggiungimento di obiettivi strategici precisi. Lecce ha innanzitutto bisogno di un progetto di comunicazione integrata che le consenta di comunicare meglio la sua identità, per farsi scegliere consapevolmente dai turisti di alta fascia. I beni archeologici della città devono essere resi fruibili in un sistema di visita che racconti la storia della città. L’anfiteatro romano, il teatro romano, Rudiae e il Molo di Adriano raccontano la storia antica di Lecce, merita di essere conosciuta; la rete dei Parchi e dei giardini storici è un altro percorso esperienziale.
Dobbiamo promuovere poi la rete tra la Villa Comunale, il Giardino di Ogni Bene agli Agostiniani, il Parco delle Mura Urbiche e il Giardino di Palazzo Giaconia, il Cimitero Monumentale, il Parco e la Torre di Belloluogo, il parco privato di Villa Reale, il giardino all’italiana dell’ex Galateo, il Parco Delle Cave di Marco Vito, e l’Orto Botanico del Salento.
Le aree naturali (Rauccio, Bacino dell’Idume, Acquatina, riserva Biogenetica di San Cataldo) costiere sono un elemento fondamentale della riscoperta del litorale e una risorsa per promuovere il turismo naturalistico, in un percorso integrato con i beni culturali come le Torri Costiere e il Molo di Adriano. Con il Piano delle Coste, inoltre, il litorale sarà sede di itinerari naturalistici, trekking, cicloturismo e sport acquatici da praticare non solo in estate. Il paesaggio rurale tra la costa e la città offre la possibilità di promuovere itinerari turistici immersi tra il sistema delle masserie e le ville dell’area della Valle della Cupa, tra l’Abbazia di Cerrate e l’entroterra costiero.
Nella città storica bisogna rendere stabile, in accordo con la Curia, la fruizione culturale delle Chiese barocche e articolare e in collaborazione con gli operatori del settore, percorsi che mettano in rete monumenti, musei, palazzi, piazze, corti, vicoli e giardini.
Tutti gli interventi vanno inquadrati nell’ambito di ancora più forti azioni per migliorare la qualità della vita nella nostra città. Perché solo se i leccesi vivono bene nella loro città è possibile immaginare che il turista possa avere un’esperienza unica e felice alla scoperta di Lecce”.