NOVOLI (Lecce) – Doveva essere una giornata di spensieratezza da trascorrere insieme ai figli in piscina, ma all’improvviso si è sfiorata la tragedia, quando il padre ha visto la propria figlia di 3 anni immobile sul fondale. Tuffatosi in acqua per recuperare la piccolina, ha iniziato a praticarle massaggi rianimatori, riuscendo dopo interminabili minuti di terrore a farle riaprire gli occhi, strappandola alla morte.
A raccontare quei drammatici momenti è stato lo stesso genitore con un lungo post su Facebook, una volta passata la paura: “Buonasera oggi vorrei raccontarvi una storia che mi è accaduta questo pomeriggio e vorrei che non accadesse a nessuno. Neppure al mio peggior nemico. Questo pomeriggio avevamo deciso di trascorrere una giornata presso “Lu Panaru” sulla strada Campi – Lecce, dove poter portare i bambini a fare un bagno in piscina. Mentre stavamo in piscina non vedo più la mia bambina di soli 3 anni. Ci allarmiamo, inizio a girarmi intorno fino ad avvicinarmi al bordo piscina dove vedo la mia piccola bambina sul fondale. Non ci penso due volte, mi tuffo giù prendo la bambina e la porta al bordo piscina. Mi accorgo subito che la situazione non è delle migliori. Aveva le labbra viola gli occhi ormai all’insù ed un colorito pallido. Sono rimasto lucido ed ho avuto la prontezza di stendere la bambina, piegare la testa ed iniziare il massaggio di rianimazione con delle compressione sul petto. Per fortuna ho assistito dei corsi di BDLS dove ho appreso le manovre di primo soccorso. Chiedendo aiuto è arrivato il bagnino dove abbiamo continuato le manovre di primo soccorso. Avevo mia moglie mia madre e mia sorella ormai perse dal panico, l’unico a poter fare qualcosa ero io. La bambina ha iniziato ad eliminare l’acqua ingerita e piano piano a prendere ossigeno e fiato. I soccorsi del 118 sono stati tempestivo e per questo ringrazio tutto lo staff del 118 perché sono angeli della strada”.
“Adesso – continua il genitore – la mia bambina è ricoverata in ospedale presso il Vito Fazzi di Lecce dove è sottoposta a controlli e cure. Con questo volevo far capire quanto sia importante conoscere le manovre di primo soccorso sia per noi che per gli altri. Io oggi ho salvato mia figlia. Io oggi ho salvato una stella. Una stella che brillerà più di tutte le altre. Oggi per lei posso essere un super papà… Ma anche gli altri non sono di meno”.
L’uomo, nel suo post, ha ringraziato anche l’associazione “Fare Verde Novoli”, attraverso la quale ha potuto frequentare i corsi BDLS, che ieri hanno salvato la vita a sua figlia.