di Claudio Tadicini
GAGLIANO DEL CAPO (Lecce) – Il Ciolo trasformato in un “girone dantesco” per festeggiare il ventennale di uno storico gruppo ultras dell’Us Lecce. Fumogeni come candeline, che hanno reso il piccolo canyon salentino una sorta di “cerchio infernale”. Uno show suggestivo ed unico, un fuoriprogramma “spettacolare” dal punto di vista scenografico che, però, rimbalzando sul web e da un cellulare all’altro, è presto finito all’attenzione dei carabinieri anche per l’enorme murales (nella galleria fotografica in fondo all’articolo) che, dall’altro ieri, campeggia ai piedi dell’omonimo ponte.
I carabinieri della Compagnia di Tricase, diretti dal capitano Alessandro Riglietti, hanno avviato le indagini sulla festa di compleanno del gruppo ultras “Kapu Vacanti”, organizzata da un’associazione dilettantistica del posto ed autorizzata ad essere svolta (ma in paese e non al suggestivo Ciolo) dalle autorità locali, ma ovviamente senza l’uso di fumogeni ed altri artifizi.
Rinviati a domenica sera causa maltempo, i festeggiamenti promettevano – come recitava la locandina che promuoveva la serata – “Il Ciolo come non lo avete mai visto”. E le promesse sono state mantenute. Oltre allo show improvvisato in uno dei punti più magici del Salento ricadente in un’area protetta, infatti, è stato realizzato sulla fondazione del ponte un grande murales col logo del gruppo ultras.
Il sindaco di Gagliano del Capo Carlo Nesca ha definito l’episodio come “vergognoso“, specificando che l’associazione avesse l’autorizzazione a svolgere una manifestazione con annesso concertino alla periferia del paese e non di certo al Ciolo. Più duro il commento del direttore di Legambiente Puglia Maurizio Manna: “Tutto ciò è disgustoso, completamente da pazzi. È come riempire di graffiti il Colosseo”.
Le indagini sono in corso, nei prossimi giorni potrebbero già scattare i primi provvedimenti.