LECCE – Fabio Pollice è il nuovo Rettore dell’Università del Salento, con 388,143 voti totali e 35,42 voti degli studenti su 121,45 (voti calcolati in base al peso dello studente nelle elezioni del Rettore). Lo stacco complessivo rispetto al Prof Campiti è stato di soli 21,78 voti. Gli studenti che hanno supportato il secondo arrivato sono inquieti.
“Noi di Link Lecce abbiamo scelto di votare tutti per un unico docente, sin dal primo turno, dacché riteniamo che l’elezione del Rettore costituisca un reale momento di rinnovamento politico e organizzativo dell’Ateneo, per questo la scelta da parte di un’organizzazione studentesca che milita all’interno dell’Università deve nascere da un serio dibattito interno, da cui scaturisca, se possibile, una sintesi unanimemente condivisa – spiegano in un comunicato gli studenti della Link –
Il primo dato politico che emerge chiaramente dall’ultimo turno elettorale, dato il margine ridotto con cui il prof si è aggiudicato la vittoria, è che la comunità accademica risulta spaccata tra gli studenti, i docenti e il PTA. Quest’ultimo non ha espresso una chiara volontà di voto né per uno né per l’altro candidato, distribuendosi quasi omogeneamente tra i due. In questo senso, ci auspichiamo che la prima preoccupazione del Rettore sia quella di inviare un chiaro segnale di ricomposizione di tutta l’accademia invitando le sue componenti nell’autunno in un incontro per programmare in maniera condivisa l’agenda di governo.
Noi di Link abbiamo comunemente assunto una linea che in molti hanno provato a deviare: abbiamo per la prima volta assistito a uno straordinario interesse da parte dei docenti elettori alle decisioni degli studenti, interesse che si è manifestato ora tramite tentativi di ingraziarsi i rappresentanti, ora tramite rispettose richieste di confronto, ora tramite vere e proprie minacce. Le pressioni che abbiamo ricevuto sono andate bene oltre i confronti diretti: una parte dell’elettorato del candidato che abbiamo deciso di non sostenere, quello che ha vinto, ha insinuato accuse intollerabili nei confronti della nostra associazione. È stata attuata una vera e propria diffamazione per meri tornaconti personali. Alcuni elettori hanno sostenuto che il nostro voto fosse eterodiretto da forze politiche esterne, o peggio ancora, che noi avessimo degli interessi economici nella scelta del candidato. Ci impegnamo sin da subito a condannare quanto di gravissimo accaduto, per fare in modo che tali atteggiamenti, lesivi di una democrazia degna di essere chiamata tale, vengano estinti.
A queste persone rispondiamo che approfittarsi della fragilità dello status di studente, che in queste occasioni si trova in una posizione di ricattabilità inaccettabile, per portare avanti i propri scopi personali, è un atteggiamento vile e assolutamente non consono al ruolo che ricoprono. Sottolineamo “scopi personali”, perché nessuno di questi individui ha mai tentato di farci cambiare idea parlando di contenuti e programmi e nessuno ha realmente compiuto la sua scelta per il benessere dell’Ateneo tutto: lo spacchettamento in aree della nostra Università, fortificato con l’ultimo sessennio, ha determinato l’esistenza di una comunità accademica in cui regnano l’individualismo e gli interessi di parte. Inoltre, infangare un’associazione che da anni si schiera con le parole e con i fatti contro qualsiasi logica baronale è un’offesa che lascia il tempo che trova, ma che rivela come non esista alcun rispetto per la comunità studentesca, la quale, come abbiamo già dichiarato anche nella Conferenza d’Ateneo, è semplicemente utilizzata per comporre le maggioranze variabili del nostro Ateneo. Non a caso, lo stesso attacco ci è stato rivolto nel caso dell’elezione del Direttore dell’Isufi, in Senato Accademico.
La nostra è stata l’unica scelta ponderata politicamente da parte di un’associazione studentesca: sin dal primo turno abbiamo riposto la nostra fiducia in un candidato e abbiamo mantenuto la nostra linea anche quando i primi risultati facevano sperare poco in una vittoria.
La nostra scelta si è basata sulle esperienze del nostro passato di rappresentanza, in cui negli organi abbiamo potuto valutare l’approccio di alcuni candidati nei confronti degli studenti e dell’Ateneo. Abbiamo riconosciuto nel Prof Campiti l’unico profilo realmente coerente con quanto affermasse in campagna elettorale, mentre altri candidati, pur presentandosi come elementi di rottura, non ci hanno dato nei fatti questa impressione.
Ora che le elezioni sono concluse, prevediamo come studenti un nostro immediato ritorno alla condizione di invisibilità che ci ha contraddistinti per tutto il precedente mandato. Dal nuovo Rettore ci aspettiamo un impegno nel dimostrare di rappresentare anche tutta la grandissima fetta di elettori che, tra gli studenti, non l’ha eletto, affinché sia possibile costruire la fiducia che fino ad ora è venuta meno. Questo è realizzabile a partire dalla rivalutazione della figura del rappresentante, che esige lo stesso rispetto che si deve a tutte le altre parti della comunità accademica. Perché ciò avvenga, il nuovo Magnifico deve occuparsi anche di vigilare affinché non si verifichino ritorsioni per i nostri rappresentanti sulla propria carriera di studenti, vendette che, in alcuni casi, sono state letteralmente promesse.
Come Link Lecce abbiamo redatto con tutti gli studenti, ancor prima dell’inizio della campagna elettorale, una piattaforma di richieste al nuovo Rettore, che toccavano tutti i temi inerenti l’Università, tra cui alcuni eminentemente politici, come l’antifascismo. Il Prof Pollice è stato scelto da una grandissima parte di elettori che si definisce apertamente di sinistra: ci aspettiamo, quindi, che la prima mossa politica del Magnifico sia il disconoscimento di Blocco Studentesco, anche se tale associazione si dovesse presentare sotto un altro nome e con altri simboli grafici. Questo sarebbe un primo passo verso la costruzione di un rapporto di fiducia con gli studenti e di rispetto per essi, dato che il Consiglio degli Studenti si è formalmente dichiarato contro l’ammissione di tale organizzazione neofascista all’interno dell’Università.
Auspichiamo che i prossimi sei anni si fondino sul rispetto della comunità accademica tutta, sul tentativo di renderla finalmente coesa, sul miglioramento reale del nostro Ateneo da un punto di vista (infra)strutturale, politico e didattico. Assicuriamo di mantenere un profilo costruttivo per il benessere del nostro luogo di formazione. Ci auguriamo che il nuovo Rettore si impegnerà a dimostrare di essere anche il Rettore degli studenti”. Nelle dichiarazioni, dopo la proclamazione, il magnifico Pollice ha voluto aprire a tutti gli studenti: vedremo nei fatti.