di Oronzo Perlangeli
Squinzano – Dopo la pubblicazione dei nostri articoli in cui abbiamo dato notizia della conclusione dello studio di fattibilità del processo di fusione tra i comuni di Squinzano Trepuzzi e Campi, abbiamo incontrato Vincenzo Serratì presidente del Comitato “Terenzano Comune Unico”. Sin dal 2013, il Comitato ha iniziato un cammino di studio del progetto di Terenzano che ha portato seppur fra mille difficoltà ad uno stadio avanzato la discussione inerente tale opportunità.
“Finalmente si accende il dibattito intorno al progetto di fusione dei comuni Campi Salentina, Squinzano e Trepuzzi, – esordisce Vincenzo Serratì – auspicato e caldeggiato dal Comitato “Comune Unico Terenzano” fin dal 2013. Un progetto che vede coinvolti i cittadini dei tre comuni che saranno chiamati, con un referendum consultivo, ad esprimere la propria scelta. Prima però è necessario che le comunità si confrontino ed abbiano contezza di quali possano essere i vantaggi e le opportunità che deriverebbero dall’istituzione di un comune unico.
Il Comitato in questi anni ha svolto il suo ruolo affrontando il tema attraverso manifestazioni pubbliche, dibattiti con cultori della materia trattando la fusione dei comuni sia sotto l’aspetto economico-amministrativo sia sotto l’aspetto sociologico e culturale.
Ha portato a conoscenza delle tre comunità un esempio concreto di comune unico con la preziosa testimonianza del sindaco di Valsamoggia, in provincia di Bologna, un ente amministrativo nato nel 2014 con la fusione di cinque comuni contigui, distanti il primo dall’ultimo circa trenta chilometri.
Ha presentato il progetto “Le radici ca tieni”, un percorso storico e politico-amministrativo, che è stato inserito nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa ed ha coinvolto gli alunni delle seconde classi delle scuole medie inferiori di Squinzano e Trepuzzi.
Ha instaurato una fitta rete di relazioni con le pro loco di Squinzano, Trepuzzi, Casalabate – Marina di Trepuzzi, l’associazione Madonna dell’Alto di Campi Salentina e con gli Istituti Comprensivi di Squinzano, siglando dei protocolli di intesa che testimoniano la bontà delle azioni sociali del Comitato.
Ha assunto l’impegno di porsi come tramite tra il cittadino e le istituzioni politiche presentando alcune istanze al Presidente della Regione Puglia, in parte accolte, e all’Unione dei Comuni del Nord Salento chiedendo, a quest’ultima, di presentare la domanda per l’ottenimento di un contributo atto alla redazione dello studio di fattibilità, di cui in questi ultimi giorni se ne sta parlando in maniera più intensa.
Inoltre, riguardo alla ripartizione delle risorse per definire il contributo straordinario da erogare ai nuovi comuni unici, il Comitato ha presentato un report sulle fusioni dei comuni al viceministro dell’economia Laura Castelli affinché si adoperasse per incrementare le somme messe a disposizione tenendo conto delle fusioni avvenute nel 2018 (19) e nel 2019 (31).
È stato fatto e continueremo a fare quello che è nelle nostre possibilità con convinzione, con spirito di sacrificio ed abnegazione, con lealtà e trasparenza, con entusiasmo ed una sana utopia, esponendoci, come è accaduto, agli attacchi di chi vede sempre la losca logica del do ut des, accettando le critiche ed affrontando lo scetticismo ed il campanilismo.
Oggi i sindaci di Squinzano, Giovanni Marra e di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, i quali hanno inserito tra i punti programmatici della loro azione amministrativa la fusione dei comuni, tendono la mano al loro collega di Campi Salentina, Alfredo Fina consegnandogli lo studio di fattibilità perché abbia contezza della bontà del progetto.
Il nostro auspicio è che, ritenendo Fina un veterano della politica, attento ai cambiamenti sociali ed economici, conoscitore della macchina amministrativa, consapevole delle difficoltà nell’agire amministrativo a causa della scarsità di risorse economiche, accolga l’invito rivoltogli dai suo colleghi di Squinzano e Trepuzzi affinché si possa fare un’azione congiunta tra mondo associativo ed amministrazione.
Il Comitato continuerà a fare il suo percorso con le comunità, tra le comunità e per le comunità”.