SALICE SALENTINO(Lecce) – “Non ero sotto effetto di cocaina e chiedo scusa”. Si è giustificato così Dino De Pascalis, l’artigiano 35enne di Salice Salentino, finito ai domiciliari domenica per aver investito e ucciso un turista belga nella tarda mattinata di sabato nelle campagne di Veglie. L’uomo, assistito dagli avvocati Raffaele Benfatto e David Caraccio, ha voluto precisare davanti al gip Giovanni Gallo al quinto piano del Palazzo di Giustizia di non trovarsi alla guida in uno stato alterato al momento del sinistro. Al più l’ultima assunzione risaliva alla sera precedente ma non nelle ore o nei minuti a ridosso della tragedia. Quella mattina era lucido. Aveva fatto la spesa e avrebbe raggiunto di lì a poco qualche località di mare. A parziale giustificazione De Pascalis ha poi riferito di essersi trovato il ciclista di fronte senza poter fare nulla per evitare l’impatto anche perché aveva la visuale ostruita da alcuni vigneti.
La vittima, Filip Stefan Marichal, si trovava in bicicletta insieme ad alcuni amici ed era impegnato in un’escursione nelle campagne di Veglie. La tragedia si è consumata poco dopo le 12.30. La Citroen C1, condotta dal 35enne, ha investito il ciclista trascinato nelle circostanti campagne insieme alla sua bici. Prontamente soccorso e trasportato d’urgenza dal personale del 118 presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove è giunto in codice rosso, il 60enne è deceduto subito dopo il ricovero in ospedale.
Sulla scorta delle indagini condotte dai carabinieri della sezione operativa di Campi Salentina e degli esami tossicologici che hanno fatto emergere una positività dell’automobilista alla cocaina, De Pascalis è stato confinato ai domiciliari con l’accusa di omicidio stradale dove rimarrà anche dopo l’udienza di convalida.