CUTROFIANO/CASARANO (Lecce) – Poco più di un anno e mezzo fa venne trovato in possesso di sostanze dopanti all’interno della sua palestra e denunciato per ricettazione, assunzione e cessione di farmaci dopanti e importazione non autorizzata da paesi terzi. Al termine del processo (che si è celebrato con il giudizio dell’abbreviato condizionato dall’esame dell’imputato) Davide De Giovanni, 39enne, di Cutrofiano, è stato assolto perché il fatto non sussiste dal giudice monocratico Marcello Rizzo che ha così accolto le argomentazioni sostenute dagli avvocati Luca Laterza e Alberto Casto.
Nelle motivazioni della sentenza il giudice rimarca come non si possa ritenere che l’imputato assumesse in proprio i farmaci sequestratigli non essendovi la prova che gli somministrasse a terzi anche in considerazione dell’esigua quantità di confezioni trovate nella sua disponibilità. Inoltre dall’istruttoria non è risultato che De Giovanni abbia gareggiato dopo l’assunzione di quei farmaci ed anzi ha spiegato di non aver più partecipato a competizioni dal 2015 quando subì un infortunio al bicipite destro.
L’ispezione, eseguita all’interno della palestra, a Casarano, affiliata alla Federazione italiana pesistica, aveva consentito ai carabinieri della Compagnia di Casarano, insieme ai colleghi del Nas, e al Nucleo antisofisticazione e sanità, di ritrovare 140 compresse da 10 milligrammi di “Danabol, appartenente alla categoria degli stenoidi anabolizzanti; 60 compresse di “Clembuterolo”, sempre della categoria degli steroidi anabolizzanti; 10 fiale di testosterone, 80 compresse di “Citomed”, altri ormoni della crescita e una fiala di “bio-peptide”, sempre ormoni. L’intero materiale finì sotto sequestro.
Il processo, però, ha riabilitato totalmente il titolare della palestra assolto con formula piena.