LECCE – Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al nostro giornale inerente una situazione di disagio da parte degli studenti del Liceo Classico e Musicale Palmieri:
Da poco più di quindici giorni si sono aperte le porte ad un nuovo anno scolastico, un anno “da trascorrere insieme proficuamente”; un anno in cui ci si prefigge di “assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva e il promuovere opportunità di apprendimento per tutti”. Si sa: “l’istruzione è la chiave di volta…”!
Come si conciliano queste ottimistiche premesse, gent.ma Preside del Liceo Classico e Musicale “G.Palmieri”, dott.ssa Di Cuonzo, con la situazione oltraggiosa venutasi a creare nel vostro istituto, quest’anno?
Come pretendere di accettare che i ragazzi, gli stessi che Lei dice di “aver accolto con gioia”, seguano una lezione seduti a terra o nei laboratori (sottratti, per questo, all’approfondimento delle varie materie per cui erano preposti e in condizioni di sicurezza sicuramente discutibili) o nelle classi di un altro istituto, il “Pellegrino”, dove, pare, non ci siano servizi igienici adeguati e/o sufficienti per tutti?
Si è voluto, forse, strafare: troppi indirizzi che hanno, da una parte, determinato e la situazione di sovraffollamento di cui ci si sta occupando e, dall’altra, una perdita stessa dell’identità dell’istituto.
Preside, chi scrive non vuole pensare che ormai la scuola di oggi cerchi di arruolare “individui” che con il contributo spontaneo per l’innovazione tecnologica riescono a colmare lacune di altre istituzioni trascurando la formazione di “persone”.
Le ho scritto senza voglia di far polemica, ma con l’amarezza data da una situazione oltremodo vergognosa per un Liceo dove “serietà e lavoro sono le cifre che caratterizzano la Comunità Educante”.