SALENTO – Il giovanissimo esemplare di foca monaca avvistato nei giorni scorsi nei mari del Salento, purtroppo, non ce l’ha fatta. Ritrovato nella mattinata di ieri 27 gennaio, l’esemplare femmina di “monachus monachus” si presentava in stato emaciato, letargico (bassa reattività agli stimoli), dispnoico (difficoltà nella respirazione) anemico ed apatico.
Il ritrovamento era avvenuto a seguito di una segnalazione. Subito è intervenuto un gruppo di esperti di Ispra e Arpa Puglia, coadiuvato da personale specializzato della Stazione zoologica di Napoli. La zona è stata presidiata dalle autorità competenti della Guardia Costiera, dai Carabinieri Forestali e delle Forze dell’Ordine locali.
Il cucciolo ha continuato a respirare affannosamente nel corso della giornata e, nonostante le cure somministrate, durante le prime ore di questa mattina è deceduto.
Sono state informate le Autorità sanitarie e le Forze dell’Ordine competenti; seguiranno, a breve, le indagini necroscopiche presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. L’esemplare sarà analizzato in maniera conservativa, evitando cioè di danneggiare scheletro e pelliccia, per consentirne poi l’esposizione, per fini didattico-scientifici, al Museo di competenza sul territorio.
Nell’ultimo weekend, il cucciolo di “monachus monachus” (uno dei mammiferi marini più raro al mondo perché in via di estinzione) era stato avvistato tra Frigole, San Cataldo e Casalabate, in provincia di Lecce. Ieri, invece, aveva fatto la sua comparsa a Torre San Gennaro, località marina di Torchiaolo, nel Brindisino, dove aveva trovato riparo per riposare sotto la pedana di un bar in riva al mare, prima di essere avvicinata dai veterinari e dai tecnici dell’Isrpa di Roma. Purtroppo, nelle prime ore del mattino, il triste epilogo.
La foca monaca è stata per molto tempo “bella e impossibile” da avvistare, tanto che negli anni ’90 il Wwf aveva lanciato l’appello “chi l’ha vista?”. Erano diversi decenni, infatti, che non si avevano prove documentate di un esemplare così giovane in Italia e, per questo motivo, l’avvistamento del giovanissimo esemplare di foca monaca – a prescindere dalla sua morte – riveste una particolare importanza.