LECCE – Il clima in alcune città del nord quello descritto nel capolavoro di Albert Camus, “La peste”: paura per un nemico invisibile. La gente fa inutili scorte nei supermercati e ha arricchito a dismisura le aziende sanitarie fornitrici di mascherine e amuchina tanto che questi prodotti non si trovano più in circolazione nemmeno se vengono ordinati. Le farmacie del Salento e d’Italia sono completamente sguarnite di ogni tipo di mascherina. Hanno venduto pure quelle che sono totalmente inefficaci contro il coronavirus. Sì, perché il modello giusto, quello che funziona contro questa nuova e potentissima influenza che viene dall’Asia è solo il modello FFP3. Questo tipo di dispositivo di protezione individuale, come quello classe FFP2, è certificato in conformità alla norma EN 149, che viene considerato uno standard necessario per essere certi della protezione fornita da questi dispositivi contro il rischio biologico. L’Associazione dei produttori e distributori dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) lo ha spiegato in questi giorni. “Le case produttrici hanno finito tutti questi tipi di prodotti – spiegano in tutte le farmacie leccesi al telefono, in mattinata – Non possiamo farci niente…”. Naturalmente non sono mancate le speculazioni, l’aumento spropositato dei prezzi, le truffe agli anziani (spacciandosi per sanitari che fanno tamponi) e persino le strumentalizzazioni politiche: in Italia, nazione al terzo posto per contagi, non ci facciamo mai mancare nulla.
Intanto, c’è chi si chiude in casa è chi circola con mascherina. Luciano Battista oggi si è presentato a Palazzo Carafa con volto travisato da mascherina…Ha detto che l’ambiente è piccolo e ci sono troppe persone. I numeri che la stampa nazionale aggiorna, minuto dopo minuto, hanno fatto scattare la psicosi, anche se si tratta solo di un’influenza più potente e non certo del virus Ebola. I 7 morti erano tutti soggetti con gravi patologie o molto anziani. Sono 270 contagi il bilancio del coronavirus in Italia è di 206 casi e 6 vittime in Lombardia; 38 casi e un morto in Veneto; 18 casi in Emilia Romagna, 3 in Piemonte e nel Lazio, uno in Alto Adige e uno in Sicilia. Il nuovo coronavirus sta scendendo al sud: forse dovremo farci i conti. Ma, comunque vada, meglio non farsi prendere dal panico e seguire solo i consigli delle autorità sanitarie.