GALLIPOLI (Lecce) – È finito in carcere con l’accusa di riduzione in schiavità, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nei confronti di tre giovani donne connazionali, costrette a prostituirsi in strada.
Le manette sono scattate ai polsti di un cittadino bulgaro domiciliato ad Alliste, arrestato dagli agenti del commissariato di Gallipoli e dai colleghi della squadra di polizia giudiziaria.
L’arresto dell’uomo – Borislav Velkov – è scattato in mattinata quando gli agenti, guidati dal vicequestore Monica Sammati, hanno colto sul fatto il bulgaro, di 35 anni, mentre accompagnava ad uno svincolo della statale 101 Lecce – Gallipoli tre giovanissime donne, anch’esse bulgare, con lo scopo di farle prostituire.
Fermato per un controllo, il giovane ha negato l’evidenza, ma non sapeva che gli agenti lo stavano seguendo da almeno un paio di mesi, filmando ogni suo movimento. Nastri che, alla fine, lo hanno incastrato. Stando alle indagini ed a quanto documentato con video dai poliziotti, infatti, il bulgaro da diverso tempo accompagnava ogni giorni le giovani donne in vari punti della statale ed in campagna, per poi andarle a riprendere nel tardo pomeriggio, lasciandole per strada tutto il giorno senza acqua e cibo. Anche nelle giornate con condizioni meteo avverse e con condizioni atmosferiche da “allerta arancione”.
Per il 35enne, su disposizione del pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Francesca Miglietta, si sono pertanto aperte le porte della casa circondariale di Lecce. I poliziotti hanno posto sotto sequestro l’autovettura, con la quale accompagnava le donne nei luoghi in chi si prostituivano. Le tre giovani bulgare, ascoltate alla presenza di una psicologa e di un interprete, sono state informate della presenza sul territorio dei Centri Antiviolenza a cui potranno rivolgersi.