Alcune chiese sono chiuse, altre aperte ma vuote e, si spera in un tempo non troppo lontano, potranno tornare ad accogliere i fedeli, al momento “orfani” di questo momento di scambio spirituale e sociale, la cui privazione è tuttavia necessaria oggi. Così la Curia Vescovile di Ugento (Le) ha deciso di procedere con la sanificazione degli ambienti, in attesa di poter tornare a pregare insieme
“È stata organizzata da parte della Curia Vescovile di Ugento e per espressa volontà del Vescovo Mons. Vito Angiuli – spiega il Vicario Generale Mons Beniamino Nuzzo – la sanificazione di tutte le chiese parrocchiali, comprese le case canoniche, gli ambienti parrocchiali e gli oratori. Martedì 10 marzo si è iniziato con gli ambienti della Curia, del Palazzo Vescovile, della Cattedrale e del Seminario. Da ieri, secondo una tabella di orari, concordata con l’Ufficio Amministrativo diocesano, – continua – si sta procedendo alla sanificazione di tutte le parrocchie della Diocesi. La Ditta che sta compiendo questa operazione con tre squadre di operai – sottolinea – al termine rilascerà ad ogni parroco una regolare certificazione”
Intanto il vescovo metropolita Mons Michele Seccia, ha inviato una lettera affinché venga diffusa ai fedeli, per invitarli a prender parte a un momento di preghiera giovedì prossimo, 19 marzo, nel giorno di san Giuseppe, il giorno della festa del papà
“Carissimi,
la Conferenza Episcopale Italiana ha promosso un momento di preghiera per tutto il Paese invitandoci a recitare in casa il Santo Rosario (Misteri della Luce) alle ore 21.00 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia.
E poi un momento di condivisione della luce, simbolo di speranza con l’esposizione di un piccolo drappo bianco o una candela accesa alle finestre delle nostre case. La preghiera potrà essere condivisa in diretta su TV2000
“Anche noi come Chiesa di Lecce – dice Mons Seccia – siamo chiamati a partecipare a questa iniziativa. I parroci, in particolare, divulghino la notizia tra i fedeli in modo da manifestare ancor di più la comunione fraterna nonostante questo difficile periodo di emergenza, fatto di sacrifici e di tante piccole e grandi rinunce.
La mia paterna raccomandazione a non scoraggiarvi ma a restare uniti nella preghiera e nel costante pensiero reciproco. Faccio mio lo slogan lanciato in questi giorni da Portalecce, #INSIEMENONOSTANTE per ribadirvi la mia continua vicinanza.
Il Signore ci guidi in questi giorni così difficili. Vi benedico”