TREPUZZI (Lecce) – Vile gesto contro l’Associazione Pronto Soccorso dei Poveri di Trepuzzi. Ignoti hanno rubato computer e generi alimentari destinati alle famiglie più bisognose. “Ci siamo accorti del furto nella serata di ieri” racconta il Presidente Tommaso Prima. “Hanno rubato l’intero scatolame in cui erano stati inseriti tutti i prodotti destinati a famiglie povere del paese ma anche di Lecce”. E poi si sono scagliati contro il cagnolino Susy che è stata visitata da un medico. È zoppicante e sofferente. “Dispiace”, prosegue Tommaso Prima, “perché stavamo contribuendo ad aiutare tante famiglie che, in queste settimane di difficoltà, avevano avuto il sostegno dell’associazione. Stavamo anche offrendo un buono spesa da 20 euro per acquistare mobole di gas”. Nelle prossime ore verrà sporta regolare denuncia presso la stazione dei carabinieri tramite l’avvocato Paolo Maci.
Sull’episodio intervengono Antonio Trevisi e Leonardo Donno (M5S), rispettivamente consigliere regionale e deputato: “Auspichiamo che questo gesto deprecabile sia combattuto con una gara di solidarietà per aiutare le famiglie in difficoltà. Ieri l’associazione Pronto Soccorso dei Poveri ha subito un furto nella sua sede di Trepuzzi di un computer e di alcuni generi alimentari. Appena ho saputo della brutta notizia ho contattato telefonicamente” – dichiara Antonio Trevisi consigliere regionale del M5S – “il presidente Tommaso Prima dando la mia disponibilità e quella del deputato Leonardo Donno di acquistare subito i beni alimentari rubati nonché il computer appena i negozi di informatica riapriranno.
La solidarietà deve battere i ladri e pertanto auspichiamo che questo gesto cosi deprecabile, soprattutto alla luce dell’emergenza sanitaria in atto e nella settimana antecedente la Santa Pasqua, sia combattuto da tutta la nostra società con una gara di solidarietà per aiutare tutte le famiglie in difficoltà”.
Sull’episodio interviene anche il consigliere comunale del Movimento Regione Salento, l’avvocato Marco Pezzuto: “Si tratta di un atto vile e inqualificabile ai danno di una associazione punto di riferimento per tutti i bisognosi del territorio. Si individuino presto i colpevoli per ottenerne la pronta punizione e ricavarne le restituzione e il giusto risarcimento dei danni arrecati. In tempi di guerra alla epidemia gli sciacalli meritano massima severità”.