L’avevamo scritto in occasione del focus sulla Lazio, “Un risultato può cambiare una stagione”; il primo è arrivato, quello che avrà portato nell’economia della stagione giallorossa lo si scoprirà solo nelle prossime partite. Intanto i tifosi leccesi possono tornare a gioire per una vittoria che riporta entusiasmo all’intero ambiente. La sfida di domani con il Cagliari può essere affrontata con una serenità che, come sottolineato dal presidente Saverio Sticchi Damiani, non deve diventare appagamento. La strada è ancora lunga e Zenga, domani, non lascerà il passo tanto facilmente.
L’ex uomo ragno da quando siede sulla panchina dei sardi ha perso solo contro l’Atalanta, per altro di misura; nelle restanti quattro partite ha totalizzato due vittorie, contro Spal e Torino e due pareggi, contro Bologna e Fiorentina. I rossublù non hanno troppo da chiedere al campionato con una classifica che li pone esattamente al centro con i loro 40 punti che li pongono troppo lontani dai sogni europei e al sicuro dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Sicuramente questo finale di campionato servirà a Zenga per valutare la squadra in ottica della prossima stagione.
A livello tattico il punto fermo rimane la difesa a tre nella quale sarà ancora assente capitan Ceppitelli. Il centrocampo è certamente il punto di forza della squadra del presidente Giulini con Rog, Nandez e Naingolan quasi sempre in campo. A fare spazio, invece,è stato Luca Cigarini, finiti ai margini del progetto tattico con l’arrivo di Zenga in panchina. La ragione è dovuta dal fatto che i tre centrali di centrocampo vengono messi in campo col vertice alto e con i due mediani a schermare la difesa; posizioni che possono essere scambiate in campo grazie alle caratteristiche che accomunano i tre centrocampisti di Zenga: corsa, tecnica e intensità. Davanti trovano spazio Joao Pedro, autore di una grande stagione e Simeone unico calciatore della Serie A ad andare a segno in tutti i mesi dell’anno.
Come detto i sardi hanno ben poco da chiedere al campionato, mentre i giallorossi di Liverani devono trovare continuità per arrivare alla doppia sfida contro Fiorentina e Genoa col motore al massimo die giri. Anche domani, prima dei calciatori, dovranno scendere in campo gli uomini e le loro motivazioni, nettamente superiore quelle dei giallorossi.