La squadra di Liverani si gioca molto in questa trasferta: puntare a vincere per dimenticare le ultime sconfitte.
De Zerbi studia un Sassuolo col 4-5-1 ed in campo Consigli; Muldur, Marlon, Ferrari, Kyriakopoulos; Bourabia, Locatelli; Berardi, Traorè, Boga; Caputo.
Modulo offensivo per i salentini, 4-3-2-1, con Gabriel; Donati, Lucioni, Paz, Calderoni; Petriccione, Tachtsidis, Barak; Shakhov; Babacar, Farias.
Da evidenziare la scelta di mister Liverani di tenere fuori Mancosu, Falco e Saponara.
Neanche cinque minuti di gioco per consentire ai padroni di casa di passare in vantaggio: Ciccio Caputo si insinua tra i due centrali del Lecce, troppo disinvolti nella marcatura, beffa Gabriel e fa 1-0.
Boga e compagni continuano a pungere il Lecce che è incapace di tirare in porta.
Bisogna attendere il minuto venticinque per rivedere i giallorossi: Lucioni si imbuca nella difesa del Sassuolo e sugli sviluppi di un corner, sigla un pareggio che fa cambiare passo alla squadra. 1-1 e per la compagine salentina inizia una nuova gara.
Berardi cerca di spaventare la difesa leccese, ma, la sua conclusione è centrale e finisce fra le braccia di Gabriel. Eppure il Lecce si propone con un attivissimo Farias, il quale, sotto porta eccede in dribbling e spunti troppo fantasiosi e alla fine conclude poco. Nel corso del primo tempo Babacar cerca di fare da “boa”, tuttavia, le mezze punte non inquadrano la porta difesa da Consigli.
De Zerbi è molto scontento dei suoi e tutto lascia presagire a qualche cambio “punitivo”. Si va al riposo con un pareggio giusto.
Nella ripresa Djuricic prende il posto di Traorè nel Sassuolo.
Il Lecce si affaccia nella metà campo della squadra di casa e Farias tenta il tiro dai trenta metri: soluzioni velleitarie. Shakhov e Babacar appaiono poco mobili nella fase offensiva rendendo difficile la manovra dei giallorossi.
Locatelli e Caputo non si capiscono, altrimenti per il Lecce sarebbero guai, troppo rischiosi i disimpegni a centrocampo dei giallorossi. De Zerbi cambia ancora, fuori Kyriakopoulos e dentro Peluso. Il Sassuolo torna in vantaggio su rigore: Paz abbraccia Ferrari in area, dal dischetto Bernardi non fallisce, 2-1.
Il Lecce risponde, dopo pochi secondi, con Babacar, il quale, mette in seria difficoltà la difesa del Sassuolo tanto da procurarsi un calcio di rigore. Liverani cambia “in itinere”, dentro Falco e Mancosu, fuori Petriccione e Shakhov. Dal dischetto Mancosu non sbaglia e sale ad undici realizzazioni individuali, 2-2.
Bene Falco che conferisce, da subito, fluidità al gioco del Lecce, i giocatori del Sassuolo sono costretti a ricorrere a falli tattici per fermare il fantasista leccese. Bourabia, obiettivo di Meluso nel calciomercato, non sfonda dalla sua fascia e si ferma dalle parti di Calderoni, così non è per Boga, molto rapido e propositivo. Proprio lui sfrutta un’indecisione della difesa del Lecce, sinistro angolato al limite dell’area ed è 3-2.
Qualche minuto e c’è spazio anche per Muldur, la sua sortita solitaria viene coronata da un piatto preciso che si infila alle spalle di Gabriel, 4-2.
Il Lecce può recriminare ben poco in un match che, in fin dei conti, è stato conquistato con merito dal Sassuolo. Ora la lotta per la salvezza si fa sempre più dura, auspicando i passi falsi del Genoa.