CASARANO (Lecce):I poliziotti della Digos della Questura di Lecce, insieme ai colleghi del Commissariato di Taurisano e del Reparto Prevenzione Crimine, hanno eseguito tre provvedimenti di misura cautelare ai domiciliari, con applicazione del “braccialetto” elettronico, nei confronti di tre ultras del Casarano calcio. Si tratta di Gianpiero Ciurlia, Marco De Paola e Antonio Isernia rispettivamente di 43,35 e 44 anni.
Sono state effettuate anche altre quattro perquisizioni a carico di altrettanti ultras casaranesi: L. A. di anni 38, L.F. di anni 53, S.M di anni 44 e S.G. di anni 56.
L’indagine in questione è stata avviata all’indomani di un episodio di violenza avvenuto il 27 aprile scorso a Casarano, quando un gruppo composto da circa una ventina di ultras, contrariati dai risultati negativi della propria squadra, con violenza e minacce, costringevano i dirigenti e i calciatori del Casarano calcio ad annullare e rinviare la seduta di allenamento prevista per quel pomeriggio.
In particolare gli stessi, all’arrivo di alcuni dirigenti sportivi nonché di alcuni calciatori, li accerchiavano e intimavano loro di allontanarsi dalla struttura sportiva in modo aggressivo e minaccioso. Inoltre un gruppetto più ristretto di ultras fece irruzione negli spogliatori e costrinse i presenti, mentre si preparavano per la seduta di allenamenti, ad andare via.
L’ immediata attività di indagine portava al deferimento alla locale Procura della Repubblica di 9 supporter, tutti già noti per altre situazioni di turbativa e intemperanza in occasione di manifestazioni sportive.
Contestualmente, nei confronti dei responsabili, sono stati notificati 9 provvedimenti di Daspo, predisposti dalla Divisione Anticrimine della Questura di Lecce, che vanno dai 2 anni ai 10 anni (massimo previsto) e con la previsione dell’obbligo di firma. Alcuni degli arrestati sono difesi dall’avvocato Giuseppe Milli.