Si è chiusa a Lecce la seconda fase dell’Agenda regionale per il lavoro: un ciclo di incontri tra istituzioni, stakeholders qualificati, università e cittadini per mettere in campo progetti e idee che facciano incontrare domanda e offerta lavorativa. 500 tavoli, 50 temi affrontati e tante risorse messe in campo per creare sviluppo. L’Agenda per il lavoro non è altro che l’applicazione della legge sulla partecipazione voluta dalla Regione Puglia: idee e progetti nascono dal basso, ascoltando i diretti interessati, senza autoreferenzialità da parte delle istituzioni. Attraverso un metodo di lavoro funzionale e partecipativo, tutti i cittadini pugliesi sono invitati a decidere la programmazione, lo sviluppo e la governancedelle politiche del lavoro e della formazione, costruendo così gli indirizzi per l’Agenda per il Lavoro 2021-2027 della Regione Puglia.
Il percorso partecipato è aperto a cittadine e cittadinipugliesi, stakeholders formali e informali del mondo del lavoro e della formazione, organizzazioni pubbliche e private, per discutere di temi importanti e urgenti per la nostra regione e per l’intero Paese: lavoro, sviluppo e inclusione, partendo dall’ascolto e dalla condivisione di visioni future. Tutto questo ha generato un programma di misure “Il futuro è un capolavoro” in Puglia, che prevede 80 milioni di euro di “azioni” pronte per partire. Ci sono 3 milioni di euro destinati ai partenariati con i Comuni, che per la prima volta vengono coinvolti nelle misure regionali che riguardano la formazione e l’orientamento. Gli enti locali potranno investire su progetti con agenzie per il lavoro, centri per l’impiego, ITS, enti di formazione e imprese per far incontrare domanda e offerta di lavoro, con job Day, desk di orientamento, eventi formativi e informativi anche in luoghi non convenzionali come le Officine Cantelmo. A seguire ci sarà un’altra iniziativa (working Puglia) dove sono stati messi dalla Regione 10 milioni di euro per corsi brevi di 210 ore, con attestati di competenza in settori che in questi momenti sono particolarmente attenzionati dalle imprese (automotive, manifattura, cultura, turismo e high-tech).
“Le imprese richiedono personale formato sulla base di competenze specifiche e la Puglia sta dando risposte con queste iniziative – afferma ladirigente del Dipartimento Politiche per il Lavoro della Regione Puglia, Silvia Pellegrini – Questi 80 milioni di euro rappresentano l’ultima parte del Fondo sociale europeo del ciclo 14/20. Ci auguriamo che questo mese venga raggiunto l’accordo di partenariato per il nuovo ciclo di programmazione delle risorse: parliamo di 600 milioni di euro del programma FSE+ 2021-2027. Poi arriveranno altre risorse che ci consentiranno di programmare una serie di misure che stiamo sperimentando in questo momento”. In un anno di agenda del lavoro sono state messe le basi per investire con efficacia tantissime risorse. “Siamo riusciti a riunire tutti i portatori di interessi e le istituzioni del mondo del lavoro e della formazione intorno a un tavolo per costruire progetti capaci realmente di far incontrare domanda e offerta di lavoro- spiega l’assessore Sebastiano Leo -abbiamo raccolto tantissime idee, tantissime informazioni e tantissime istanze. Vogliamo rendere il lavoro accessibile a tutti, puntiamo sulla formazione nei campi dove le aziende cercano lavoratori. Stiamo costruendo percorsi di formazione continua anche per chi lavora. Abbiamo messo in piedi azioni inserite in un percorso internazionale perché i ragazzi pugliesi possano confrontarsi alla pari nel mercato globale”. L’agenda per il lavoro rappresenta una rivoluzione nell’approccio dell’amministrazione pubblica, che non decide più nel chiuso delle proprie stanze, ma rende partecipi i cittadini nel processo decisionale.