LECCE – Hanno chiuso il proprio conto con la giustizia Shahid Nadeem e Muhammad Nadeem, rispettivamente di 21 e 31 anni, originari del Pakistan, finiti in carcere a fine agosto con l’accusa di aver minacciato un rivenditore di kebab nelle vicinanze dell’Università di Lecce. Assistiti dall’avvocata Loredana Pasca, sono stati condannati a 1 anno e 4 mesi di reclusione beneficiando della sospensione della pena sospesa nel processo per direttissima davanti al giudice Pietro Baffa.
I due, ritornati in libertà, finirono in manette per resistenza a pubblico ufficiale ed estorsione con un’operazione condotta dagli agenti della sezione volanti allertati da alcuni passanti e dallo stesso titolare dell’esercizio commerciale per una violenta lite in corso. La presenza dei poliziotti non sarebbe bastata a placare gli animi. In particolare il 31enne si era rifiutato di esibire i documenti e prima di raggiungere la Questura avrebbe cercato di divincolarsi aggrappandosi allo sportello della pattuglia. Il più giovane, invece, avrebbe cercato di aprire lo sportello per liberare l’amico ma alla fine sarebbe finito sulla volante anche lui. Continuando ad agitarsi, gli agenti erano stati costretti a utilizzare lo spray al “peperoncino”.