SALENTO – Quasi il 90% percento dei lavoratori controllati svolgevano l’attività in nero o con posizioni irregolari, mentre 4 di essi percepivano pure il Reddito di Cittadinanza.
Hanno interessato tutta la costa pugliese i controlli eseguiti dai militari della Stazione Navale di Bari e delle Sezioni Operative Navali della Guardia di Finanza pugliesi – sotto il coordinamento del Reparto Operativo Aeronavale di Bari – nell’ambito di specifici servizi di Polizia Economico-Finanziaria nei confronti delle attività esercitate sia in mare che lungo la costa.
In particolare, nell’ambito del lavoro sommerso e del connesso fenomeno di indebita percezione del reddito di cittadinanza, sono stati verbalizzati 40 soggetti – tra lavoratori e datori di lavoro – di cui 35 che svolgevano lavoro in nero o irregolare. Quattro di questi lavoratori, come detto, sono poi risultati essere percettori indebiti del sussidio statale.
Le aree maggiormente interessate ai controlli sono quelle che ricadono nelle circoscrizioni di servizio delle Sezioni Operative Navali di Otranto e Gallipoli, in quanto oltre la metà dei lavoratori irregolari ed in nero è stata individuata nel Salento.
Le attività ispettive hanno interessato sia il settore ittico, per circa un quarto dei controlli di polizia economico-finanziaria svolti su motopescherecci, pescherie e ambulanti abusivi, sia le altre attività economiche, quali servizi di alloggio e ristorazione, noleggio nautico e cantieristica navale.
I 21 datori di lavoro che non si sono attenuti alle norme, anche per l’ipotesi aggravata di impiego di lavoratori “in nero” percettori di Reddito di Cittadinanza, sono stati deferiti alle Autorità competenti e segnalati all’Inps, per la revoca del beneficio e la restituzione delle somme indebitamente percepite.
Il “sommerso da lavoro” costituisce un grave danno per l’intero sistema economico in quanto sottrae risorse all’Erario, lede gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e favorisce una competizione sleale con le imprese oneste, mentre l’indebita percezione del reddito di cittadinanza genera iniquità e mina la coesione sociale.