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Lecce, “alberi pericolanti ancora non rimossi e il problema delle darsene nelle marine irrisolto”: Scorrano chiede all’amministrazione una svolta

LECCE – Il 12 aprile scorso il presidente della XI Commissione Controllo di Palazzo Carafa, Gianpaolo Scorrano, segnalava al dirigente del settore ambiente del Comune di Lecce la pericolosità di alcuni alberi posti in prossimità della scuola media Quinto Ennio. Il giorno successivo, proprio in via Ribezzo, crollava miseramente al suolo un albero di eucalipto di oltre dieci metri che, solo per miracolo e data l’ora, non provocava feriti. “Dopo oltre venti giorni dall’accaduto, il 2 maggio, l’efficiente ufficio stampa del comune diramava un comunicato con il quale si annunciava alla cittadinanza l’imminente rimozione di cinque alberi secchi dalle Vie Balduini e Panareo e, allo stesso modo, di quattro eucalipti in via Ribezzo, che ‘oltre a presentare una chioma ingiallita e in alcuni punti completamente secca, presentavano il tronco danneggiato in più punti’ – polemizza Scorrano –

Si leggeva, inoltre, nella relazione del dirigente che ‘detta situazione era la manifestazione esterna di marciumi all’interno della pianta e di problemi di stabilità e fragilità dell’albero, che possono rimanere invisibili e latenti per poi manifestarsi in tutta la loro pericolosità, soprattutto con condizioni meteo estreme e avverse come il forte vento che sta sferzando la nostra città in questi ultimi giorni. Ad oggi, tuttavia, solo un albero è stato effettivamente rimosso, mentre tutte le altre essenze dichiarate ‘instabili’ continuano incredibilmente a restare al loro posto costituendo pericolo imminente per i residenti e, soprattutto, per i tantissimi piccoli studenti che ogni giorno si recano diligentemente a scuola.

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Ora, non vi è chi non veda l’inerzia, la sciatteria e la superficialità dell’amministrazione di Centrosinistra, sempre pronta a fare proclami a mezzo stampa che poi restano puntualmente disattesi nonostante la gravità della situazione. È giunto il momento di dire BASTA all’esecuzione di faraoniche piste ciclabili, tanto inutili quanto pericolose per gli automobilisti/motociclisti e dannose per residenti/commercianti, e di provvedere con l’urgenza che necessita ad effettuare, invece, gli interventi di messa in sicurezza solo annunciati e mai di fatto eseguiti. L’auspicio, da genitore di un’alunna del Quinto Ennio ancor prima che da Consigliere, è che -nelle more- non accada una tragedia che si sarebbe potuta e dovuta evitare e le cui responsabilità sarebbero oltremodo chiare”.

DARSENE LECCESI: NULLA DI FATTO NELL’INDIFFERENZA DI CHI CI GOVERNA

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Oggi, a distanza di due settimane, si è tenuta l’ennesima commissione XI di controllo sullo stato delle Darsene di San Cataldo e Frigole, la prima chiusa da nove anni e la seconda dal 25 aprile di quest’anno. “Nonostante fossero stati invitati per tempo gli assessori all’Urbanistica e ai LLPP e i dirigenti dei rispettivi settori, nessuno ha inteso presentarsi (unica ad aver comunicato la propria assenza l’ass. Miglietta) impedendo in tal modo il regolare svolgimento della commissione di controllo e garanzia – attacca Gianpaolo Scorrano – Alla stessa stregua non è stata fornita all’ufficio Commissioni né la documentazione richiesta inerente i lavori iniziati e poi subito sospesi per la disostruzione del canale di imbocco (contratto di appalto e computo metrico estimativo delle opere) né tanto meno sono stati trasmessi gli atti propedeutici all’apertura e messa in funzione della Darsena di San Cataldo, ove effettivamente redatti (bando di evidenza pubblica, collaudi, rilievo batimetrico).

Quanto tristemente accaduto oggi denota una gravissima mancanza di rispetto non solo nei confronti dei consiglieri (tutti) e degli ospiti regolarmente presenti (guardiani, pescatori, diportisti e commissario straordinario della LNI) ma soprattutto dei cittadini leccesi privati oramai anche dell’ultimo approdo cittadino. Alla luce di quanto sopra e in accoglimento delle legittime richieste dei tanti  ospiti presenti oggi in Aula, il sottoscritto Presidente si recherà nei prossimi giorni dal Prefetto con una piccola delegazione di guardiani, pescatori e diportisti e preannuncia sin d’ora che, qualora neanche in quella sede si dovessero ottenere le doverose risposte, provvederà a protocollare al Presidente Mignone apposita richiesta di Consiglio Comunale monotematico urgente sullo stato delle Darsene leccesi”.

 

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