TAVIANO (Lecce) – Non sarà un periodo di sette generazioni quello trattato, come invece nel caso della famiglia Buendía le cui vicende sono narrate nel romanzo del Nobel colombiano per la letteratura Garcia Marquez e di cui la recente pubblicazione del giurista salentino Giovanni Pellegrino, “Dieci anni di solitudine”, sembra riecheggiare il titolo; nondimeno un salto generazionale, non soltanto per la cronologia degli eventi ma anche per il modo di intendere il ruolo istituzionale e la politica in genere, fa capolino in tutta la narrazione. E lo stile stesso della prosa, benché realistico, dal magico è assai lontano; trattandosi quasi di un asciutto racconto storiografico, a guisa di un diario personale e autobiografico, di quelli che sono i fatti e gli accadimenti che hanno costellato la storia del nostro Paese. Rispondendo peraltro al bisogno dell’autore di fermare e “collocare in un credibile ordine cronologico” i ricordi di una stagione di cui è stato egli stesso protagonista. Una stagione calda della storia politica italiana, negli anni di Tangentopoli e di una instabilità istituzionale come prodotto di uno sbilanciamento dei poteri dello Stato a favore di quello giudiziario, che per volere del caso – che in queste pagine assume sembianze e laica personificazione di una Tychè greca, e di cui lo stesso autore dirà essere stato “il regista della sua intera vicenda politica” – vedrà Giovanni Pellegrino nel delicato ruolo di presidente della giunta per le immunità del Senato e successivamente della Commissione bicamerale d’inchiesta sul terrorismo e le stragi. Anni in cui la sua fedeltà a determinati princìpi gli hanno fatto sperimentare una condizione di solitudine, intesa come incomprensione e isolamento rispetto al registro linguistico e politico del tempo, anche all’ interno del suo stesso partito in cui ha sempre militato, sebbene talora in posizioni non coincidenti e oltremodo difformi. Una condizione di cui soltanto il “palcoscenico minore” del ruolo di presidente della Provincia di Lecce segnerà il riscatto. Un libro di “memorie di un eretico di sinistra” dunque, come recita il sottotitolo, che sarà presentato venerdì prossimo, 9 giugno ore 18, 30, presso il Palazzo Marchesale a Taviano, in una serata a tema organizzata dall’associazione culturale NOTE LIBERE, nel corso della quale, ad un dialogo che avrà come moderatore il giornalista Giuseppe Fracasso, prenderanno parte la senatrice salentina Adriana Poli Bortone, il Prof. Fabio Cirací, docente di storia della filosofia presso l’ Università del Salento, il magistrato Antonio De Donno, procuratore della Repubblica a Brindisi. L’ intervento introduttivo, dopo i saluti istituzionali del referente di Note Libere dott. Francesco Mariano e del sindaco Giuseppe Tanisi, è invece affidato alla Presidente del Consiglio Comunale Antonella Previtero che già sottolineando il sottotitolo del libro, commenta come “le eresie siano sempre da salutare favorevolmente giacché la parola stessa, derivante dal greco, significa scelta e pertanto implica una autonomia di giudizio. E di certo non era facile all’ epoca – prosegue la Presidente Previtero – conservare autonomia di giudizio nel pieno di una rivoluzione giudiziaria che travolgeva un sistema politico ed era accompagnata da una furia giustizialista e populista, da parte dell’ opinione pubblica, senza precedenti nella storia della Repubblica. Pellegrino in quegli anni, in quel periodo che il giornalista Piero Sansonetti recensendo il libro del senatore leccese su Il Riformista, definisce ‘la fine del Novecento italiano’ , osa: osa andare contro corrente rispetto all’ opinione dominante, osa spingersi anche contro il suo stesso partito di riferimento che, con Bielli, costituirà ‘una spina nel fianco ‘ al suo lavoro di ricerca e di indagine, nonché al tentativo di far emergere la verità dei fatti dalle sabbie mobili dell’ opportunismo politico”. E su quell’ epoca “così travagliata e per certi aspetti opaca della storia repubblicana “ritorna anche la presidente di Note Libere Daniela Toma che spiega come” la scelta, come associazione culturale, di presentare il libro del senatore Pellegrino anche qui, nella nostra Taviano, sia dettata altresì dal bisogno di far luce su quegli avvenimenti e in qualche modo esaminarne i relitti, oltre che di arricchire di inediti argomenti il percorso conoscitivo che come associazione siamo impegnati a promuovere nella nostra città, e di singolari riflessioni che scorrono insieme ad una galleria di personaggi di rilievo della nostra storia contemporanea e su cui la narrazione di questo libro indugia; riflessioni che scaturiscono da una esperienza viva, tanto politica quanto umana che, come conclude Mario Caligiuri nella prefazione, ‘ merita di essere conosciuta e, in un certo senso, risarcita’ “. E anche per il Sindaco Giuseppe Tanisi “appare meritoria l’ opera del senatore Pellegrino di fermare i ricordi di quella che è la storia recente del nostro Paese e del nostro territorio , così come encomiabile è il tentativo di rischiarare quella che Sergio Zavoli chiamerà ‘ La notte della Repubblica ‘ con l’ alternarsi di tragici episodi che, negli anni ’70 soprattutto, hanno minato le fondamenta democratiche dello Stato. Un lavoro letterario, quello di Pellegrino, in cui l’ intrecciarsi dell’ esperienza politica con l’ esperienza umana, tanto nella dimensione nazionale quanto in quella locale, fa emergere il valore della fedeltà; anche quando, disallineata rispetto alle posizioni del suo stesso partito, la critica sconfina nel territorio dell’ amministrazione della giustizia, che nella visione marxista era una sovrastruttura borghese benché una parte delle forze progressiste, per calcolo elettorale e convenienza politica, lo avesse in quegli anni dimenticato. Il valore della fedeltà a quei principi morali, e di deontologia professionale, poco inclini al compromesso”.
A Taviano sarà presentato il libro del senatore Pellegrino “Dieci anni di solitudine”
Link Sponsorizzato
Articoli Correlati
Ultime Notizie
Azzannato da un rottweiler viene minacciato dal padrone: “Devi dire che...
CAVALLINO/LIZZANELLO (Lecce) - Il suo Rottweiler si avventò contro il padrone di un altro cane intervenuto per sottrarre il suo amico a quattro zampe...