Due anni di reclusione con sospensione condizionale della pena. È quanto patteggiato dal 20enne scorranese G.G. per l’incidente stradale accaduto nel settembre dello scorso anno a Giurdignano, nel quale perse la vita Antonio Savini, 81enne residente a Maglie. La famiglia Savini si è afidata a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella gestione di incidenti stradali con esito mortale che ha seguito il procedimento penale tramite i propri legali iduciari. “La trattativa con la compagnia assicurativa si è conclusa positivamente, attendiamo ora i tempi tecnici per la formalizzazione della transazione – precisa Giuseppe Vacca, manager di Giesse”.
L’incidente accadde il 22 settembre 2024 lungo la statale 16 “Adriatica” in direzione Otranto. La Nissan Micra sulla quale era trasportato Antonio Savini venne violentemente tamponata dalla Citroen C3 condotta da G.G. I due veicoli rotearono e proseguirono per un centinaio di metri prima di arrestarsi. Purtroppo per Antonio non ci fu nulla da fare, morì poco dopo l’arrivo in ospedale per le gravissime lesioni riportate nell’impatto, mentre la moglie che era alla guida venne ricoverata in condizioni non gravi.
“La C3 viaggiava ad una velocità molto elevata, non inferiore a 130 km/h, come stimato dal perito incaricato dal Pm per far luce sulla dinamica del sinistro, ma in quel tratto di strada il limite è di 90 km/h – sottolinea Giuseppe Vacca della sede Giesse di Francavilla Fontana – Oltre all’eccessiva velocità, la causa principale della morte del povero Antonio è stata, per usare le parole dello stesso perito, l’imprudente, avventata e disaccorta condotta di guida del ragazzo. È fondamentale prestare la massima attenzione quando ci si mette alla guida, basta un attimo per sconvolgere la vita di intere famiglie”.
Il Gip Maria Francesca Mariano del Tribunale di Lecce aveva rigettato la precedente istanza di patteggiamento – un anno e quattro mesi di reclusione – avanzata, in un primo momento, dal legale dell’imputato in accordo con il Pm, in quanto “del tutto ingiustiicata rispetto ad un fatto di rilevante disvalore penale in cui un uomo è deceduto e che non può essere banalmente ridotto ad una sanzione che si attaglia a ben altri tipi di condotte di minimo impatto”.