Si conclude un anno intenso sotto il profilo dell’operatività per la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gallipoli costantemente impegnata a garanzia di tutti coloro che hanno un rapporto con il mare.
Nel corso del 2010 militari sono stati impegnati sul fronte della salvaguardia della vita umana in mare e soccorso, contrasto all’immigrazione clandestina, verifiche sulla filiera pesca a tutti i livelli, sicurezza della navigazione e security portuale, vigilanza demaniale e polizia marittima in generale. A fronte di una considerevole riduzione delle risorse, in ambito compartimentale sono stati conseguiti risultati di tutto rispetto che possono essere così riassunti:
94 operazioni di assistenza e soccorso in mare che hanno permesso di trarre in salvo 209 persone in totale;
115 persone tratte in salvo in operazioni di soccorso connesse all’immigrazione clandestina con l’arresto di 7 scafisti, il sequestro di 6 mezzi impiegati ed il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 10 persone per la stessa fattispecie di reato;
240 verbali per altrettanti illeciti amministrativi accertati in ambito dei controlli sulla filiera della pesca, 18 notizie di reato per frodi alimentari, 14 sequestri penali e 78 amministrativi di prodotti ittici per oltre 6 tonnellate con un controvalore di circa 35.000 euro, 37 attrezzi da pesca illegali sequestrati per un valore di oltre 7.000 euro;
58 notizie di reato e 25 sequestri penali per violazioni connesse all’uso del demanio marittimo;
14 processi verbali amministrativi e 7 persone deferite all’Autorità Giudiziaria per violazione di norme in materia di sicurezza della navigazione.
Si conclude oggi, invece, l’operazione a carattere nazionale denominata ”ONDA D’URTO” mirata alla specifica tutela dei consumatori in considerazione dell’incremento delle vendite di prodotti ittici in concomitanza con le festività natalizie. Organizzata dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, ha avuto ad oggetto l’intensificazione dei controlli sull’intera filiera della pesca – sia in mare sia a terra – nei punti di sbarco, grossisti, mercati ittici, pescherie, ristoranti, magazzini di grande distribuzione ecc. e che ha visto impegnati già dal 16 Dicembre scorso i militari della Guardia Costiera di Gallipoli.
Nel corso degli accertamenti, tanto al dettaglio quanto all’ingrosso, sono state riscontrate violazioni in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici, con particolare rilievo per la mancanza o incompletezza delle informazioni obbligatorie ai consumatori previste dal D.M. 27/03/2002. Altre irregolarità riscontrate e sanzionate hanno riguardato il confezionamento e la corretta conservazione dei prodotti surgelati che venivano custoditi in assenza di qualsiasi condizione atte a proteggere il prodotto da contaminazioni microbiotiche e la vendita di prodotti confezionati privi della data di scadenza ovvero di confezionamento e di conseguenza potenzialmente inadatti al consumo.
Sempre nell’ambito dei controlli su tutto il territorio della provincia salentina, sono state riscontrate e pesantemente sanzionate le frodi in commercio attuate o tentate e comunque finalizzate alla vendita di prodotti ittici di minor valore spacciati per specie di maggior pregio. Nello specifico sono state redatte 5 notizie di reato per frode in commercio, detenzione di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione e violazione delle norme igienico-sanitarie, comminate 60 sanzioni amministrative per un ammontare di 100.000 euro circa, 9 sequestri amministrativi e 2 penali di prodotti ittici inclusi 4 esemplari di “pinna nobilis” specie protetta di cui è tassativamente vietata la raccolta, la detenzione e la commercializzazione.
In conclusione, Il comandante della Capitaneria di porto di Gallipoli, oltre a rassicurare i locali consumatori sulla continuazione dei controlli di competenza nell’ambito dell’espletamento delle ordinarie attività di servizio, invita chiunque abbia interesse a segnalare tempestivamente al personale della Guardia Costiera ogni situazione di rilievo e/o meritevole di attenzione nonché a richiedere eventuali informazioni nell’ambito della commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.-