Domenica 13 marzo, alle ore 18, presso la Fondazione Palmieri a Lecce (Via dei Sotterranei, 21), sarà inaugurata la mostra personale di Alberto Gennari, dal titolo “La magia del segno e del colore nell’arte dell’illustrazione”.
Il taglio del nastro è affidato al presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, alla presenza del rettore dell’Università del Salento Domenico Laforgia, del difensore civico emerito della Provincia di Lecce Giacinto Urso e del senatore Cosimo Gallo.
La mostra, realizzata con il patrocino di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce e Università del Salento, resterà aperta fino al 20 marzo, tutti i giorni, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20.
Si tratta del secondo appuntamento di un percorso espositivo iniziato lo scorso ottobre con un’altra mostra (“Colori e forme della natura tra preistoria e presente”), sempre dello stesso autore, che raccoglieva una selezione di opere nell’ambito dell’illustrazione naturalistica. In quell’occasione Gennari mostrò come l’arte pittorica possa essere al servizio della divulgazione scientifica, essendo il disegno superiore alla fotografia in tutti quei casi in cui non sia possibile controllare e gestire i soggetti raffigurati: si pensi, ad esempio, all’impossibilità di fotografare una scena in cui sono presenti contemporaneamente tutti gli animali e piante di un dato ambiente o a scene di lotta tra animali degli abissi marini dove non c’é luce o, ancora, all’impossibilità di fotografare animali estinti o rarissimi. In tutti questi casi, solo una buona pittura può sostituire l’immagine fotografica. E, in più, il disegno può evidenziare certe caratteristiche e tralasciarne altre, là dove la fotografia mostra tutto allo stesso modo.
Questo allestimento ha avuto successo tra il pubblico e gli addetti ai lavori, che hanno mostrato gradimento per le molte immagini di dinosauri, mammiferi ed ominidi preistorici, faune e flore di habitat marini e di terraferma.
La mostra che si aprirà domenica propone di mostrare una seconda “puntata”, un altro aspetto dell’attività professionale di Gennari: quello dell’illustrazione non-scientifica, cioè non legata alla riproduzione fedele della realtà naturale. Gennari ha sempre coltivato questa passione per il disegno (e ancor di più, per la narrazione a mezzo di immagini) fin dai banchi della scuola, quando seguiva le lezioni decorando i bordi di libri e quaderni con disegni e personaggi della sua fantasia.
Tanto le tavole di illustrazione scientifica, quanto le illustrazioni di questa mostra, rispondono sempre allo stesso bisogno di stupire e di stupirsi, di fronte al mondo della natura e della fantasia che, spesso, sembrano intrecciarsi in un unico insieme.
I lavori di “La magia del segno e del colore” appartengono ad anni diversi: c’é un grosso album da sfogliare che raccoglie i primi elaborati degli anni ‘80 (con tavole di fumetto disegnate per diletto personale, lavori di grafica pubblicitaria, vignette per enti ed associazioni), fino alla produzione professionale più matura, che è esposta in galleria, e che comprende tavole originali a fumetti tra cui le serie “Gordon Link”, “Lazarus Ledd”, “Magic Patron”, “Napoleone”, illustrazioni per cards da collezione e per libri di narrativa per ragazzi (tra cui i due più recenti “Phantomas” e “I predoni del deserto” di Manni Editore), illustrazioni per riviste (“Tutto” della Mondadori), vignette umoristiche, esperimenti di cartone animato, magliette serigrafate. Molta importanza è stata data al mostrare le fasi preparatorie dei vari lavori e, lì dove è possibile, sono esposti gli studi, gli schizzi ed i bozzetti delle relative illustrazioni