Il sogno di Casarano e Nardò si è spezzato. Le due salentine devono dire addio al salto di categoria, battute entrambe nelle rispettive semifinali dei play-off: Gaeta e Pomigliano costringono granata e rossoazzurri a chiudere in anticipo la loro stagione e a salutare l’idea di approdare tra i professionisti.
Per il Casarano è la seconda batosta in due anni: dalle parti del Capozza brucia ancora il clamoroso 3-2 subito nei minuti di recupero della sfida col F. e C. Benevento del 23 maggio 2010. Quest’anno ci sono sicuramente meno rimpianti: viste le tribolazioni di questa stagione i play-off erano l’unico traguardo possibile e l’avversario della semifinale si è rivelato più forte. Conro il Pomigliano non è servito nessun hara-kiri: i campani hanno vinto 3-1, con merito, concedendo alla squadra di Caracciolo la rete della bandiera solo col triplo vantaggio acquisito.
Discorso diverso per il Nardò che ha avuto la concreta possibilità di raggiungere quella finale che sarebe stata il coronamento di una stagione starordinaria. In vantaggio di 2 gol alla fine del primo tempo il Toro non riesce a chiudere la partita e ad arginare la rimonta del Gaeta che alla fine si prende la finale.
Subito in campo con tre attaccanti (Pereyra, Montaldi e Majella) il Nardò sembra intenzionato a fare la partita e al 10′ è già in vantaggio grazie al solito magico sinistro di capitan Irace che su calcio piazzato trafigge il portiere avversario De Filippis. Passano appena due minuti e il Toro raddoppia con il tocco rapace di Majella bravissimo a ribattere in rete una sventola di De Giorgi respinta dalla traversa. Al 17′ Majella manca però il colpo del ko: servito dall’ottimo Montaldi nel cuore dell’area piccola si fa ipnotizzare da De Filippis. L’ inizio infuocato stordisce il Gaeta che traballa per tutto il primo tempo con il Nardò che rischia ancora di far male prima con il diagonale di Puccinelli e poi con la conlusione di Pereyra parata da de Filippis.
Nella ripresa però la partita cambia perché dopo appena 4 minuti dal rientro in campo il Gaeta accorcia le distanza con La Cava che raccoglie il cross di Emma e supera Sorrentino. Al 51′ il Nardò alleggerisce la pressione dei laziali con la conclusione di Irace a fil di palo ma al 59′ arriva il 2-2, lo firma Ciarlese che risolve un amischia su azione d’angolo.
La squadra di Maiuri vuole ritrovare il vantaggio ma si sbilancia troppo e al 66′ incassa il gol del sorpasso confezionato sempre dalla coppia La Cava-Emma con il secondo che batte ancora Sorrentino. Maiuri si gioca le carte Iennaco e Palmisano senza risultati concreti: le ultime due occasioni sono granata ma né l’incornata di Montaldi né il tentativo di Masullo vanno a buon fine. Il Nardò chiude la sua stagione abbandonando i sogni promozione e da oggi comincia un’altra partita, quella che deciderà il futuro della società: il presidente Russo ha lanciato l’allarme e chiesto aiuto, i tifosi granata sperano che arrivi presto qualche risposta.
Se il Nardò può mangiarsi le mani, la Virtus invece può avere il cuore in pace: nonostante un buon inizio condito dai tentativi di Mignogna e Kettlun, i rossoazzurri incontrano un avversario troppo solido per avere la meglio; le Serpi cominciano a tremare al 21′ quando D’Angelo deve fare gli starordinari per deviare il preciso diagonale di Ausiello. La gran botta mancina di Cenciarelli non va a segno al 23′ e sei minuti dopo la Virtus incassa la prima scoppola: Ausiello chiude un triangolo con Auricchio e fulmina D’Angelo con una conclusione imparabile all’incrocio dei pali. Al 39′ Caracciolo prova a dare brillantezza all’attacco inserendo Da Silva per Kettlun ma è il Pomigliano ad andare vicino al raddoppio in pieno recupero con Auricchio che si libera di due avversari e spara col mancino sfiorando il palo.
Nel secondo tempo la Virtus ci prova su calcio d’angolo con Da Silva ma l’incornata del brasiliano non impensierisce Polizzi. E’ l’ultima opportunità per la Virtus perché in quattro minuti i granata chiudono la gara: al 21′ Loreto dalla destra riesce a servire Tarantino bravo ad incrociare con il destro trovando l’angolo giusto per battere D’Angelo. Il 3-0 lo firma Pastore al 25’con uno splendido pallonetto.
Al 28′ il Casarano trova il gol della bandiera con Giorgetti che raccoglie un suggerimento in profondità, supera il portiere e deposita in rete. E’ l’ultimo acuto di Giorgetti che al 38′ si becca il cartellino rosso per proteste e finisce anzitempo sotto la doccia. Dopo 4 minuti di recupero arriva il fischio finale che spedisce il Pomigliano in finale. Alla Virtus non resta che sperare nel prossimo anno ma prima bisognerà capire i veri progetti della società rossoazzurra