Per i giudici è uno stalker assassino. La corte d’assise di Lecce, presieduta dal dottor Roberto Tanisi ha inflitto 24 anni di carcere a Gaetano Luce Bianco, il 53enne gallipolino accusato dell’omicidio di Sergio Tundo 41enne di Galatina accoltellato a Tuglie nel 2009.
26 ne aveva chiesti il pubblico ministero Alberto Santacatterina, titolare delle indagini, invocando il riconoscimento delle attenuanti generiche anche sulla base dell’atteggiamento collaborativo dimostrato dal 53enne nel corso delle indagini.
Dietro il delitto una storia di gelosia e molestie. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Bianco da qualche tempo aveva iniziato a tormentare la madre di un amico di Tundo. Con la donna l’imputato aveva avuto una storia, terminata da 4 anni. Accecato dalla gelosia Bianco sarebbe arrivato perfino a introdursi nell’abitazione della donna per rubarle la biancheria intima. Nel corso di un incontro chiarificatore tra i 2 ex compagni, a cui parteciparono il figlio della donna e un suo amico, Sergio Tundo, la discussione sarebbe degenerata in una colluttazione. La vittima, intervenuta in difesa del giovane amico, si beccò una coltellata all’addome.
“Era il minimo che si potesse fare per rendere giustizia allo zio Sergio che ha pagato con la vita il suo altruismo” ha dichiarato un nipote della vittima, che ha atteso il dispositivo della sentenza, letto qualche ora fa dai giudici, dopo una lunga camera di consiglio. Il legale dell’imputato, Luigi Corvaglia, ha già dichiarato che appena sarà depositata la motivazione della sentenza, entro i prossimi 90 giorni, preparerà il ricorso in appello.