L’unico iscritto sul registro degli indagati per il delitto dell’agricoltore sardo, consumato sabato pomeriggio nelle campagne tra Collemeto e Galatone, è Diego Alfieri, 31enne di Nardò, titolare del bar Alexander di Galatina.
La Procura ha ipotizzato nei suoi confronti le accuse di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, e porto abusivo d’arma da fuoco. Ma le indagini, condotte da carabinieri e polizia, non sono ancora concluse.
Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche la posizione della moglie della vittima, Giampiero Murinu, agricoltore 39enne, sardo d’origine, ma nato a Galatina. Dietro l’omicidio infatti, ci sarebbe stato un movente passionale. Murinu pare avesse avuto il sospetto che tra sua moglie ed Alfieri ci fosse una relazione e avesse cercato un chiarimento. Sarebbe stata proprio la donna, che ha assisitito all’intera scena, a mettere gli investigatori sulla pista giusta. L’omicidio è avvenuto in seguito al litigio tra i due. Si sarebbero incontrati nelle campagne per un chiarimento. Un confronto aspro, dai toni forti, una sorta di regolamento di conti degerato in pochi minuti.
Ad estrarre l’arma sarebbe stato Alfieri che l’aveva portata con se. “Ho sparato per difendermi- ha ammesso dopo l’arresto- o uccidevo lui o lui uccideva me”.
Si terrà domani la convalida dell’arresto. Mercoledì il sostituto procuratore Paola Guglielmi, titolare del fascicolo, conferirà l’incarico al medico legale Alberto Tortorella per l’autopsia sul cadavere della vittima.