Assolti dall’accusa di abbandono di minori perché, secondo l’accusa, avrebbero dimenticato una bambina a bordo dello scuolabus. Il giudice monocratico del Tribunale di Maglie, Pasquale Sansonetti, ha ritenuto che non ci siano responsabilità di natura penale nei confronti di Bruno Venneri, 58enne, autista
del pulmino e di Giorgio Antonio Giannetta, 60 anni, accompagnatore dell’autobus, entrambi di Sanarica. Il giudice ha assolto gli imputati con la formula perché il fatto non costituisce reato accogliendo la linea difensiva degli avvocati difensori, Giuseppe Gennaccari e Fulvio Salerno, i quali sono riusciti a dimostrare come l’azione compiuta da Venneri e Giannetta fosse stata compiuta senza l’aggravante del dolo. Nel contempo, è stata respinta la richiesta risarcitoria avanzata dai famigliari della bambina, rappresentati dall’avvocato Oronzo Carrozzini, di una provvisionale di 10 mila euro. L’episodio risale al 4 febbraio del 2010. Una bambina di soli quattro anni venne dimenticata sul pullmino dopo che l’autobus aveva regolarmente completato il giro delle abitazioni dei piccoli per accompagnarli alla scuola materna di Sanarica. Sia l’autista che l’accompagnatore non si accorsero che la bambina era rimasta a bordo dello scuolabus. Parcheggiarono il mezzo, lo chiusero e andarono via. Fortunatamente, due donne di passaggio si accorsero che la piccola era rimasta tra i sedili del pulmino perché la minore richiamava l’attenzione dei passanti sbattendo i pugni sul finestrino. Dopo pochi minuti intervennero gli agenti di polizia municipale, che fecero uscire dall’autobus la minore. Immediatamente scattò la denuncia per Venneri e Giannetta, 60 anni, così come disposto dal sostituto procuratore Paola Guglielmi. Successivamente, il 14 giugno del 2011, il giudice per le udienze preliminari, Ines Casciaro, dispose il rinvio a giudizio per entrambi gli indagati oggi assolti.