Simula il furto di una macchinetta cambia soldi dal suo stesso locale per poi scardinarla e prelevarne i soldi. Alessandro Giuri, 34enne neretino e titolare del bar “Rubix”, ha patteggiato a sei mesi di reclusione, (pena sospesa), davanti al giudice del Tribunale Monocratico, Anna Maria Capano.
L’avvocato difensore Tommaso Valente aveva concordato la pena con il sostituto procuratore Roberta Licci e Giuri è stato così scarcerato. Il furto risale allo scorso 8 ottobre. Quella mattina, gli agenti di polizia, guidati dal dirigente Pantaleo Nicolì, raggiungono “Contrada Padula”, sulla strada provinciale Nardò-Leverano, dove sorprendono due persone in un casolare, una delle quali intenta a tagliare con una smerigliatrice una macchinetta cambia soldi. L’altra, identificata in Giuri, alla vista degli agenti, tenta una fuga prima di essere bloccato. Secondo la polizia, Giuri, dopo aver portato via dal proprio bar la macchina cambiasoldi presa a nolo dalla ditta di Galatina, l’avrebbe condotta in quel luogo isolato. Per aprire la cassa e sottrarre il contenuto avrebbe contattato un complice, D.A., un 26enne neretino, riferendogli di aver subito un furto, ma di avere trovato la macchinetta. All’interno della macchinetta, c’erano mille e 139 euro. Giunti nel bar per ulteriori rilievi, gli agenti hanno accertato che all’interno era stato scassinato un videogioco, da cui erano stati sottratti mille e 300 euro. Nessuno, però, aveva denunciato il furto, né i poliziotti avevano rilevato segni di scasso sulle porte e sulle finestre del locale e Giuri finì nei guai e ristretto ai domiciliari con l’accusa di furto aggravato. La ditta, proprietaria delle macchinette, assistita dall’avvocato Carlo Gervasi, è stata risarcita in sede civile. La posizione del 26enne verrà discussa separatamente.