LEQUILE (Lecce) – Per un giorno, il paese di Lequile è tornato indietro nel tempo, quando si ebbe la traslazione del sangue di San Vito Martire. In un’atmosfera suggestiva, si è assistito a un evento spettacolare con più di 200 figuranti vestiti di abiti d’epoca che hanno fatto rivivere l’emozione di un avvenimento, ancora oggi molto sentito dai cittadini lequilesi.
La storia narra che nel 1722 arrivarono le Sacre Reliquie, di proprietà dei monaci Gesuiti del Sacro Collegio di Sant’Ignazio di Napoli, contenenti il prezioso sangue del Santo Protettore, San Vito Martire.
Dalla lontana Napoli, giunse a Lequile, accompagnata dal Vescovo di Lecce Monsignor Pignatelli, una delegazione dei monaci Gesuiti del Sacro Collegio di Sant’Ignazio che portò l’ostensorio contenente l’ampolla con il prezioso sangue di San Vito.
Ad attendere l’arrivo del Sacro Reliquario c’erano, oltre al Sindaco Nicola Saverio Bovi e la sua consorte, il Barone Francesco Antonio Marisco con la moglie, nonché il notaio Vito Antonio Giancane e il Giudice Leonardo Pascali, accompagnati, anch’essi, dalle rispettive consorti. Tutti questi personaggi dell’epoca rappresentati oggi, in modo sapiente, sempre da attori non professionisti.
Le Sacre Reliquie furono affidate al Sindaco il quale, dopo riunita tutta la cittadinanza in corteo, le condusse in giro per le vie del Paese. Proprio com’è accaduto nella trasposizione odierna.
Bisogna sinceramente dire, che tutto questo è stato ben realizzato e chi ha potuto assistere di persona, ha rivissuto nei minimi dettagli cosa accadde all’epoca.
Bravissimi i figuranti dell’intero paese che hanno interpretato le parti loro assegnate, dai popolani, i cavalieri di San Vito, le dame di corte e via via tutti gli altri personaggi storici. Altresì capaci e ordinati si sono dimostrati i numerosi bambini vestiti anche loro in abiti d’epoca, accompagnati dalle insegnanti della scuola locale, quest’ultime ricoprivano il ruolo delle contadine.
Il tutto è avvenuto in certi momenti in religioso silenzio, con la toccante partecipazione di tutti gli spettatori e curiosi presenti.
Il corteo storico così ben strutturato è stato organizzato dalla “Deputazione di San Vito Martire” che si propone come statuto la divulgazione della fede verso il Santo Patrono. Sabato 24 giugno un altro appuntamento da non perdere: l’infiorata in occasione dei festeggiamenti di San Vito.
Simone Liaci