ALLISTE (Lecce) – Si chiude con una sentenza di assoluzione (perché il fatto non costituisce reato) la vicenda giudiziaria che ha coinvolto alcuni degli attuali e passati esponenti dell’amministrazione comunale di Alliste. I giudici della seconda sezione penale (Presidente Roberto Tanisi) hanno assolto l’ex sindaco Antonio Renna, 51 anni, l’allora vice sindaco Antonio Venneri, 56, l’attuale sindaco ed ex assessore Renato Rizzo, 53; gli allora assessori Donatuccio Scanderebech, 54 e Marco Crespino, 41; Amleto Petracca, 43 e Mauro Costantini, di 48; l’allora segretario comunale Loredana Campa, di 51, le già responsabili dei settori Urbanistica e Finanziario Luisella Guerrieri, di 58 anni e Angelica Reho, di 49. Tutti gli imputati rispondevano di abuso d’ufficio in concorso. L’assoluzione era stata sollecitata dallo stesso pm Antonio Negro che ha sostenuto come dagli elementi raccolti nel corso del processo non fosse stata raccolta la prova né il dolo né il vantaggio patrimoniale arrecato alle vittime.
L’intera istruttoria ruotava attorno ad una sorta di “corsia preferenziale” concessa alla società “Dei Agre di Antonio Cesi & C” . In particolare sarebbe stata adottata una delibera di giunta con la quale il lotto sarebbe stato riassegnato alla società di Cesi facendo apparire l’iniziativa della giunta una mera presa d’atto della variazione della denominazione sociale dell’originario assegnatario. Per la Procura, si sarebbe trattato di una nuova assegnazione a favore di una diversa società attiva in un settore diverso da quello a cui era stata precedentemente assegnato il lotto con diversa partita Iva e differente numero di iscrizione presso la Camera di Commercio.
Una violazione di legge in particolare del regolamento per l’assegnazione di aree nel Pip che prevede di procedere alla nuova assegnazione individuando l’avente diritto attraverso lo scorrimento della graduatoria tra le ditte attive nello stesso comparto. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Luigi Covella, Giovanni Bellisario, Giuseppe Corleto, Vincenzo Venneri e Pompeo Demitri. Il collegio difensivo, tramite il deposito di atti e documentazione e l’ascolto di testi, hanno evidenziato l’assoluta mancanza di interessi da parte dell’amministrazione nel favorire la società nella procedura di assegnazione. Una tesi condivisa dai giudici.
F.Oli.