LECCE – Pino Cordella è figlio d’arte: in questo weekend ha festeggiato i suoi 62 anni nel mondo della moda e dell’imprenditoria nella sede di Laica: in suo onore è stato organizzato un incontro dall’associazione Valori e Rinnovamento. La storia piena di successi per la famiglia Cordella comincia con il padre di Pino: Cosimo Cordella ha fatto parlare della sua arte sartoriale oltre oceano disegnando la divisa della marina militare cilena, ancora oggi in uso. “Quindici anni fa, a Santiago del Cile, un gruppo di persone mi invitarono all’ambasciata italiana – spiega lo stilista originario di Copertino – C’erano Isabel Allende e le autorità della marina cilena, che mi hanno voluto incontrare proprio per conoscere il figlio di chi disegnò le loro divise”. A Los Angeles, di recente, sono stati festeggiati i 300 anni della moda maschile: gli organizzatori hanno voluto inserire la giacca futurista che creò Cosimo Cordella. Si tratta di una giacca per metà blu e per metà grigia: è stata esposta otto mesi fa a Los Angeles: ora è a Sydney e girerà 13 nazioni. “La moda italiana degli anni ’20 inizia con Cosimo Cordella di Copertino”- afferma il maestro.
Pino Cordella non è stato meno abile di suo padre: anche lui ha fatto parlare di sé nel mondo. Tanti i successi inanellati negli anni in cui l’Italia cresceva economicamente e diventava il paese più importante della moda. “Mio padre diceva sempre: ‘Se non vai a scuola, in sartoria non entrerai mai’. Io fui costretto a studiare e a vincere anche un concorso: infatti, sono stato sei anni segretario dell’Istituto Scarambone. Poi, ho deciso di concentrarmi sulla moda e sull’imprenditoria e ora festeggio i miei 62 anni di attività”. Nel 1989 Pino Cordelia riceve la laurea honoris causa a New York; nel 1994 diventa cittadino onorario a Vesprem Ungheria; nel 2008 Ambasciatore Terre Di Puglia; nel 2013 Cavaliere della Repubblica; nel 1994 crea casula e stola per Papa Giovanni Paolo II; nel 2008 è autore di casula e dalmatiche per Papa Benedetto XVI; nel 2008 diventa Presidente Nazionale Accademici Sarti Junior. La sua vita è piena di successi e riconoscimenti.
Il vicario di Paolo VI, Pietro Canisio Van Lierde, dopo che Pino Cordella vinse l’oscar internazionale per la moda maschile, nel 1971 (nel ’73 l’oscar per la moda femminile), gli chiese di lavorare per il Vaticano, ma lui rinunciò: in quel periodo, accettò un incarico di rappresentanza delle imprese della moda di grande prestigio. “All’epoca i re della moda erano Valentino e le sorelle Fontana: dopo uscirono gli altri stilisti. Erano le aziende che organizzavano la moda. Io mi sono sempre ispirato al passato e la cosa funzionava”. Ora, a Los Angeles, il figlio Cristian è uno dei più importanti disegnatori e costumisti di Hollywood. Carol e Manuel portano avanti la scuola leccese. I Cordella continuano a inanellare successi, senza scindere il profondo legame con le loro origini salentine. “Uscivo, ma tornavo sempre nella mia patria. Ho deciso di stare vicino alla mia famiglia: per me contava di più del successo l’affetto dei figli – spiega Pino Cordella – Ora la scuola compie 10 anni: i nostri ragazzi lavorano tutti e questo mi riempie di orgoglio”. Il maestro ha una voce commossa: “Trasferiamo tutta la nostra passione e i nostri segreti: da qui passano tanti talenti”.