La Lega attacca il cerchiobottismo dei consiglieri che non fanno cadere Salvemini

di Leonardo Bianchi

LECCE – “Oggi, nel penoso dibattito cittadino, assordante è stato il silenzio ed imbarazzante l’inerzia di chi – comodamente seduto a Palazzo Carafa – sostiene Carlo Salvemini e la sua Giunta di sinistra pur facendo, contemporaneamente, campagna elettorale per il centrodestra con propri simboli e propri candidati! – sbotta Leonardo Calò, segretario provinciale della Lega – Di chi, da una parte chiede il sostegno di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia e, dall’altra, preferisce amministrare con il PD e la sinistra!
È davvero difficile la vita anzi, la doppia vita, dei moderni “scudocrociati”.
A Bari come a Lecce stampella del PD, servitori allineati e silenziosi della sinistra, mentre, alle elezioni politiche nazionali, coerentemente, si accomodano nel centrodestra nell’autoritagliato ruolo di tassello fondamentale per la futura vittoria della coalizione”.

Al di là del politichese, emerge un’altra visione nel centrodestra: quella di chi crede che non firmare per mandare a casa Carlo Salvemini sia puro cerchiobottismo. Stare un po’ da una parte è un po’ dall’altra. Eppure, i consiglieri tentennanti hanno spiegato che per loro si tratta solo di non fare un salto nel buio, visto che sembra poco chiaro il modo in cui selezionare il candidato sindaco del centrodestra. “Ancora una volta siamo vittime e spettatori della peggiore politica, quella dell’interesse personale e personalistico, quella della poltrona e dell’opportunismo!” – conclude Calò.