CURSI-NEVIANO (Lecce) – Arrivano i primi provvedimenti di scarcerazione nell’inchiesta antimafia e antidroga “Orione”. Il gip Vincenzo Brancato ha revocato la misura dei domiciliari per Giuseppe Nuzzo, conosciuto come “Ruspa”, 47enne di Cursi e per Cristian Coluccia, 27 anni, di Neviano, difesi rispettivamente dagli avvocati Roberto Stanislao e Salvatore De Mitri. La vicenda di Coluccia si è rivelato un caso giudiziario. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia il giovane ha chiarito con documenti alla mano i rapporti che lo legavano a Cosimo Miggiano (uno dei principali indagati) relativi alla compravendita di auto e di moto precisando di non aver mai avuto alcun rapporto con Paolo Merico.
A margine della decisione del giudice, l’avvocato difensore Salvatore De Mitri ha espresso il massimo apprezzamento per il provvedimento di revoca della misura cautelare disposto a carico di un innocente e ha ricordato con altrettanto apprezzamento l’onestà di un grande lavoratore che insieme alla propria famiglia si occupa da decenni della distribuzione di caffè e macchinette automatiche del caffè in tutta la provincia di Lecce vittima da anni di intimidazioni puntualmente denunciate. “A tutela della onorabilità e della libertà di Coluccia”, ha concluso l’avvocato, “saranno avviate tutte quelle azioni necessarie per riabilitare la sua immagine e la sua reputazione”.
Ha lasciato i domiciliari anche Antonio Tomasi, 47, di Carpignano Salentino mentre è stata confermata la misura in carcere per Adele Visconti, 58enne di Squinzano e Paolo Domenico Serra, 68 anni, di Carpignano Salentino per il quale è stato già avanzato ricorso al Riesame. A breve, infine, il gip dovrà valutare l’istanza di revoca dei domiciliari avanzata dall’avvocato Anna Elisa Prete per l’ex portiere del Lecce Davide Petrachi ai domiciliari con le accuse di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio.
F.Oli.