LECCE – Preannuncia querela e manda un “bacione”su Facebook dopo l’offesa ricevuta. Replica sui social del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini alla presidente di Arci Lecce, Anna Caputo. Nei giorni scorsi era stata sollevata una polemica in merito alle politiche attuate dal nuovo governo sui migranti. Nelle scorse ore Salvini è ritornato sulla vicenda scrivendo un post: “Detto dalla presidente Arci Lecce lo prendo quasi come un complimento!Un bacione per lei (accompagnato da una faccina sorridente). Che dite, querelo?”.
La querelle era nata sui social dove Anna Caputo aveva pubblicato il 18 luglio scorso un post in cui scriveva testualmente: “Non scrivete cose brutte su Salvini sui social che sta incominciando a chiedere soldi di risarcimento e potrebbe diventare anche più ricco, non avendo mai lavorato un giorno in vita sua. Prima che lo mantenessimo noi l’unico lavoro fatto è stato spostare mobili al Leoncavallo (cosa nobilissima peraltro) e partecipare a quiz televisivi”. Nella parte bassa del post Anna Caputo aveva poi scritto: “La m…a ha più valore di lui”. Già nella giornata di ieri la presidente ha voluto smorzare i toni auspicando che la querelle si possa chiudere quanto prima. L’Arci Lecce aveva cominciato una battaglia contro le politiche leghiste annunciando di voler fornire assistenza legale gratuita a tutti coloro che verranno colpiti dalle sanzioni per aver comprato dai migranti abusivi in spiaggia. Le polemiche e gli scontri su Facebook si sono affastellati dopo questo post.
Proprio ieri il senatore Roberto Marti aveva bacchettato duramente la presidente ARCI: “Dopo che la signora Caputo, Presidente dell’Arci, ha dichiarato di voler utilizzare parte dei fondi statali per difendere gratuitamente
gli extracomunitari che commettono reati, arriva ad offendere Salvini, Ministro della Repubblica, ritenendolo peggio delle feci, dimostrando poco rispetto per le istituzioni, confermandosi solo come una piccola sobillatrice di piazza, che forse ora più che difendere gli immigrati, dovrebbe valutare di difendere se stessa e giustificare l’utilizzo di tutti quei soldi statali che ha percepito. Auspico che i contributi economici nazionali, sino ad ora molto spesso elargiti senza le dovute accortezze, perché affidati ad associazioni di dubbio gusto, vengano destinati in modo ancor più energico alla crescita e all’aiuto del popolo italiano!”.