LECCE – “Governare – da sindaco, da assessore, da consigliere comunale di maggioranza – significa partecipare alle decisioni e assumersi delle responsabilità. È dunque paradossale leggere le accuse di chi, come l’ex consigliere Massimo Fragola, ha governato per 18 mesi al nostro fianco.” Lo dichiara Marco De Matteis di Sveglia Lecce. “Va detto che l’ex consigliere, tra un impegno e un imprevisto, non ha quasi mai partecipato alla vita politica della città, quasi sempre assente, com’è stato, alle riunioni di maggioranza. Questo ha generato qualche volta disagio, come quando in consiglio comunale una sua mozione è stata respinta perché io provvedimento al quale si opponeva era già stato ritirato. Spesso Fragola si è opposto senza valide ragioni a delle scelte ovvie e ha tentato di nascondere o omettere le responsabilità delle passate amministrazioni (e ora visto la sua ricerca di una collocazione nel centrodestra capiamo anche perché). Lo ha fatto anche per la Lupiae Servizi, per la quale ha dimenticato o era forse poco informato sulla situazione ereditata e sulla fatica di noi tutti, in primis dell’ex sindaco Salvemini, di sanare la situazione. Le difficoltà della partecipata infatti e l’assenza di mezzi idonei ci hanno indotto a dover stanziare, con un emendamento in bilancio firmato dallo stesso Fragola, la cifra di 600 mila euro nel bilancio di previsione, cifra utile a garantire un’adeguata manutenzione stradale. Al mancato rinnovo della convenzione in house doveva seguire l’assegnazione del servizio a ditta esterna specializzata, una ditta dotata di tutti i mezzi necessari che la Lupiae Servizi, per stessa ammissione del suo Consiglio di Amministrazione, non possiede.
Il resto della storia è noto: il tempo per procedere a tali provvedimenti non ci è stato concesso anche per scelta di chi oggi siede ad ogni tavolo al grido di Andare ovunque e sceglie quel passato che ha finto di osteggiare.
Noi da parte nostra preferiamo camminare più che sedere ai tavoli, stare tra la gente e ascoltare quello che non va tra abbracci, sorrisi e lamentele. Lasciamo ad altri l’inutile e dannosa violenza verbale, la presunzione – durata poco in realtà – di sedere sulla poltrona di sindaco che evidentemente tanta bramosia aveva suscitato e i vuoti di memoria che pare abbiano colpito l’ex consigliere di maggioranza.”