LECCE – Due comunicati di Cristian Sturdà sulle primarie gli sono costati la posizione di segretario cittadino di Forza Italia. Avocata al segretario Paride Mazzotta la delega del comune: una nota del commissario regionale di Forza Italia, Mauro D’Attis, e del vice commissario, Dario Damiani, non lascia spazio a ripensamenti. Sturdà è un uomo molto vicino a Pagliaro: i due si sono esposti per difendere a spada tratta il volere del direttivo (che aveva scelto Poli candidata senza primarie). Ma a livello regionale si è deciso di privilegiare l’unità della coalizione. Mazzotta non ha tollerato le “critiche offensive” dei due comunicati in cui si diceva che Forza Italia aveva perso la dignità con questa scelta.
“Abbiamo preso atto della difficoltà di operare in un clima di serenità indispensabile per affrontare con la giusta forza l’imminente campagna elettorale a Lecce, anche a causa di una dialettica interna surclassata da superflue esternazioni individuali a mezzo stampa. Per questo, abbiamo comunicato a Cristian Sturdà che non può più essere il delegato al comune, trasferendo le sue competenze al coordinatore provinciale di Lecce, Paride Mazzotta” – spiegano i coordinatori regionali. Non è bastata la firma sul documento politico per risparmiare all’avvocato Sturdà la “defenestrazione”.
LA RISPOSTA DEL DIRETTIVO CITTADINO
Subito dopo il commissariamento è arrivata una nota a firma del “direttivo cittadino” di Forza Italia, senza le singole firme, che suona come un “ammutinamento”.
“IL COORDINAMENTO CITTADINO COMMISSARIATO PERCHÉ HA DIFESO IL PARTITO
Il Coordinamento Cittadino di Forza Italia Lecce è stato commissariato dal Direttivo regionale. Il motivo? Aver difeso il partito, le sue scelte, la sua coerenza. Dopo le sconcertati parole di questa mattina del Coordinatore Provinciale ci aveva già confermano come Paride Mazzotta non può essere considerato più il garante dell’equilibrio e della tenuta del partito, ora arriva questa ennesima scelta presa per conto e per l’interesse di pochi. Sempre gli stessi.
L’attacco del tutto gratuito rivolto da Mazzotta a Cristian Sturdà, ci ha lasciati perplessi oltre che delusi. Chi confonde, infatti, la coerenza con ricerca di visibilità è un miope. O almeno fa finta di esserlo. La gestione delle ultime vicende politiche di Forza Italia a Lecce lascia molto a desiderare: come si può contestare un coordinamento cittadino che chiedeva solo il rispetto delle regole? Ricordiamo, ancora una volta, che il 14 gennaio il partito all’unanimità aveva deliberato la candidatura della Senatrice Adriana Poli Bortone a sindaco: da quel giorno in poi non c’è stato alcun direttivo che abbia inteso mutare tale indicazione.
Ecco perché bene ha fatto Cristian Sturdà, con grande senso di coerenza e di rispetto verso la bandiera di Forza Italia, a prendere le difese del partito e di una delle sue migliori rappresentanti. Ma evidentemente in Forza Italia non c’è più spazio per la coerenza e per il rispetto delle decisioni dei suoi organi collegiali, senza contare il modo indecoroso in cui è stato trattato il nome di Adriana Poli Bortone.
In molti in questi giorni hanno toccato il minimo della loro credibilità e con loro anche l’intero partito”.
Alice My