LECCE – Il mondo agricolo scende per strada a Lecce, ma lo fa spaccato al suo interno, dando corso a due manifestazioni distinte per protestare contro la inadeguata gestione politica del dramma della Xylella fastidiosa, il batterio killer che sta mettendo in ginocchio l’intera economia verde della Puglia uccidendo i suoi ulivi. A Foro Boario, all’ingresso nord di Lecce si sta radunando il corteo di Coldiretti e Unaprol diretto in piazza Sant’Oronzo. Dall’altra parte della città, nel quartiere Settellacquare invece si stanno radunando gli agricoltori di Confagricoltura, CIA, Copagri, Lega delle cooperative e organizzazioni anche non agricole, tutti riuniti in corteo dietro uno striscione significativo: “Il Salento vuole vivere”, che dirigeranno verso piazza Mazzini. L’arrivo in città degli agricoltori con i trattori sta provocando problemi alla circolazione stradale con incolonnamenti sulle strade di accesso. A dividere il mondo agricolo è stata la pregiudiziale posta da Coldiretti sulle responsabilità della Regione con la richiesta di dimissioni dell’assessore di Gioia.
Una mobilitazione per ricordare a tutti, a ogni livello istituzionale, che nei territori di Lecce, Brindisi e Taranto gli agricoltori stanno combattendo una battaglia per la Puglia, per l’intero Paese, contro la xylella. Contro l’azzeramento drammatico del settore olivicolo, contro la chiusura di centinaia di frantoi, per non continuare a perdere migliaia di posti di lavoro, come un’emorragia che dissangua il territorio, lo priva del suo paesaggio, del suo pane e del suo futuro. La guerra contro la Xylella è per far continuare a vivere il Salento, la Puglia, l’agricoltura e il turismo.
CIA Agricoltori Italiani della Puglia, così come tutte le organizzazioni unite nel coordinamento di Agrinsieme, hanno accolto con favore il primo risultato importante della loro battaglia rappresentato dal decreto del ministro Centinaio su gelate e xylella. Si tratta, però, di un primo passo, a cui dovrà seguire l’elaborazione e l’attuazione di un più vasto piano di sostegno agli agricoltori pugliesi e rilancio dell’agricoltura in una regione che, finora, è stata lasciata sola ad affrontare una delle più grandi e drammatiche piaghe per il comparto primario. La diffusione e il continuo espandersi del batterio xylella, infatti, ha provocato un vero e proprio crollo produttivo e reddituale nelle zone più colpite, con un decremento della produzione che ha cancellato oltre un milione di giornate lavorative nel settore olivicolo. Di fronte a una crisi epocale, che mette a rischio il presente e soprattutto il futuro del comparto primario, è necessaria una superiore unità d’intenti e una nuova complessiva strategia di sviluppo che preveda linee d’intervento, risorse, investimenti, capacità progettuali tali da invertire la drammatica spirale della crisi.
Oggi – dichiara il Presidente Gruppo consiliare LeU/I Progressisti dell regione Puglia, Ernesto Abaterusso – ho preso parte alla manifestazione unitaria degli agricoltori salentini organizzata da Agrinsieme. L’ho fatto per testimoniare vicinanza e solidarietà a questo mondo colpito dalla tragedia della Xylella, per ascoltare e spingere la Regione Puglia a fare meglio, presto e bene. Servono con urgenza 500 milioni per dare ristoro agli agricoltori colpiti, serve velocizzare le pratiche di espianto e reimpianto, serve concedere la decontribuzione quinquennale per gli agricoltori colpiti. Servono interventi urgenti per i frantoi, le cooperative, i vivaisti. Il Presidente Emiliano, a nome della Puglia, si metta alla testa del movimento insieme ai sindaci, alle istituzioni, alle associazioni di categoria , ai cittadini, o per i compiti della Regione e per le rivendicazioni verso il governo Salvini-Di Maio che deve smettere di prendere in giro il sud, la Puglia ed il Salento.