È uscito giovedì 20 giugno 2019, Rapina a Stoccolma film di genere commedia drama, giallo, thriller, poliziesco, diretto da Robert Budreau, con protagonisti principali Ethan Hawke e Noomi Rapace. Il film trae ispirazione da un caso di cronaca del 1973, anno in cui Lars Nystrom, rapinatore eccentrico e bizzarro per costringere la polizia a scagionare il suo amico Gunnar (Mark Strong), decide di tenere sotto sequestro gli impiegati di una banca.
L’uomo, con indosso abiti da cowboy, grazie al suo carisma e alla sua stravaganza riuscirà a conquistarsi le simpatie dei suoi ostaggi e a guadagnarsi il loto aiuto. In particolare Lars stringerà un intenso legame con Bianca (Noomi Rapace) madre di due bambini. La donna comprenderà la solitudine del rapinatore, ammirerà il suo coraggio, non considerando Lars un criminale che deve essere arrestato ma un uomo insofferente proprio come tanti altri. Questa relazione paradossale tra Lars e i sequestrati, ha dato origine al noto fenomeno della Sindrome di Stoccolma, caratterizzata dalla completa sudditanza psicologica ed affettiva da parte della vittima di una violenza fisica o verbale nei confronti del suo carnefice.
La comicità è l’arma vincente del film, il drama c’è ma in maniera delicata, fungendo giusto da contorno. Infatti i toni drammatici sono leggeri mentre il sense of humor è sbalorditivo e stupefacente, la durata della pellicola è di 93 minuti, di assoluto divertimento e sfrenata follia. I personaggi si ritroveranno a dover gestire sentimenti come l’amore e l’amicizia in una giornata decisamente singolare, così assurda, strampalata e strana che non si vive di certo tutti i giorni, ma non per questo negativa. Tra gli altri personaggi del film c’è il capo della polizia Mattsson interpretato da Christopher Heyerdahl che ha offerto un’ottima prova.
Mattsson, è un uomo freddo, determinato nel compiere i suoi doveri, integerrimo e ligio, spazientito dal rapporto creatosi tra Lars e gli ostaggi. Nel corso della loro “avventura” i personaggi metteranno in dubbio le loro convinzioni, le certezze e tutto ciò che ha da sempre fatto parte della loro vita. Questa pellicola di puro intrattenimento, è spassosa, goliardica ed intelligente, grandi meriti vanno al regista, il tutto è stato girato in una sola location, tuttavia ogni minimo dettaglio è stato curato ed accurato, la fotografia rispecchia perfettamente l’atmosfera degli anni ’70, nulla è stato trascurato, dai colori, beige e marrone, fino ai costumi e ai trucchi. Ethan Hawke è esilarante e carismatico, incredibilmente bravo nell’ interpretare uno folle “cowboy”, Noomi Rapace si conferma una fra le più grandi attrici dell’ultimo decennio, in questa ennesima straordinaria performance ricca di patos ed energia. Una pellicola in cui il mood è sensazionale, i dialoghi sono da capogiro, i personaggi sembrano quelli di un videogioco per quanto sono “fuori dalle righe”, soprattutto Lars, con le sue movenze e il con il suo modo di esprimersi, conquista il pubblico, ahimè “non tutti si chiamano Ethan Hawke”, per questo il film è da non perdere!
Francesco Stomeo