di Julia Pastore
MELPIGNANO (LECCE) – Un brano inedito, composto dal violinista Alessandro Quarta, dal titolo: “Lu core miu tie sinti, beddha mia”: questa è solo una delle tante sorprese che il Concertone de “La Notte della Taranta – 2019” riserverà agli spettatori del ventiduesimo festival.
Questa mattina, presso il Palazzo baronale di Melpignano, la conferenza stampa di presentazione del Concertone, che si terrà domani, sabato 24 agosto.
Emoziona la notizia che un musicista salentino abbia voluto omaggiare la sua terra e i suoi conterranei di un brano inedito, composto proprio per questa occasione: d’altronde ad Alessandro Quarta (che, ricordiamo, quest’anno è stato sul palco del Festival di Sanremo) è sempre stato a cuore il suo Salento. E il titolo che porta il brano racchiude in sè una doppia metafora: “beddha mia” è riferito alla sua terra natia e al suo violino, che lui accarezza come fosse una donna. Queste le parole del violinista: <<Senza innovazione non avremmo la vera arte. Bisogna avere il coraggio di dire: “adesso basta!” E di cambiare le cose, lo stesso coraggio di quei 300 che vinsero contro un milione. Bisogna avere il coraggio di credere in quello che si fa, perché l’artista non è colui che scrive o interpreta quello che vuole la massa, ma quello che vuole se stesso. Sto cercando in tutti i modi di far capire ai giovani che la musica classica è fondamentale: tutto parte da lì. Perché la musica classica è pop, è rock: pensiamo al primo tempo della quinta di Beethoven: se non è rock quello, che cosa può esserlo?>>. Alessandro Quarta cita poi Leonard Bernstein, dimostrando una grande cultura musicologica: <<La grande musica non è differenza tra classica e leggera. La musica o è bella o è brutta. È emozione. E stare su un palco che finalmente unisce la musica classica alla musica pop, alla musica rock, è una cosa che mi dà delle emozioni inimmaginabili>>.
Abbiamo chiesto alla cantautrice Elisa se lo sguardo verso le radici musicali – popolari (in questo caso salentine) può portare a costruire qualcosa di nuovo attraverso le contaminazioni che si creano e lei ha fatto un riferimento attualissimo al film Disney “Il Re Leone”, uscito appena 48 ore fa nelle sale dei cinema italiani. C’era da aspettarselo, dato che Elisa ha doppiato la traduzione di una delle colonne sonore della pellicola disneyana, dove Mufasa (il Re Leone) ricorda al cucciolo Simba: “Ricordati chi sei”. Infatti, spiega Elisa: <<devi sapere chi sei e poi puoi andare dove vuoi. Le radici aiutano sempre: è giusto guardare all’America, perché lì sono molto più avanti, ma secondo me la chiave per essere originali è portare avanti sempre quello che sei, le tue radici, perché sono la cosa più unica e originale che tu hai e dovresti puntare più di tutto su te stesso, su quello che in te è originale e unico, perché ovviamente nessun altro ce l’ha>>. Elisa domani interpreterá “Pizzica di Galatone”: <<Quando mi sono stati spediti i testi, ho chiesto di avere anche tutte le traduzioni, perché, nonostante io abbia origini paterne a Gallipoli, in realtà non capivo perché non conosco bene il vostro dialetto. Nel testo che eseguiró, si alternano punti molto morbidi a punti decisamente ritmici. C’è qualcosa di struggente nella canzone. In questi giorni ho notato la vostra propensione a una modernità sana: questa mentalità aperta mi sembra un’attitudine perfetta per realizzare una sperimentazione che è comunque ancorata alle radici.
È stato emozionante entrare nella sala prove e sentire tutti i tamburi: sia a livello visivo (anche solo da vedere è impressionante: il movimento della mano, così veloce e articolato) che uditivo. Anche questa mattina, arrivando qui, ho sentito una musica meravigliosa: erano i bambini di “Piccola Ronda” (associazione che collabora con due centri per minori siti a Ruffano, ndr) e io vorrei chiedere al maestro di farli suonare con me, domani sera, perché sono dei bambini incredibili.
Massimo Manera, il Presidente della Fondazione “Notte della Taranta”, ha tenuto a precisare che il concerto è iniziato il 3 agosto, ha raggiunto 50 piazze e 20 comuni e culminerà col concertone di domani sera, sotto la direzione artistica di Daniele Durante e che vedrà come maestro concertatore Fabio Mastrangelo.
Poiché il tema di quest’anno è rivolto alla salvaguardia dell’ambiente, Ivan Stomeo, Sindaco di Melpignano, ha dato informazioni circa il progetto “Plastic Free”. Qualche bottiglietta di plastica ci sarà, ma si sta avviando il percorso di riduzione massiccia della plastica.
Ha poi continuato l’Assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Loredana Capone: <<Quando abbiamo presentato con Intesa San Paolo il programma del concertone per la valorizzazione di alcuni siti, si pensava alla musica come mezzo per far passare il messaggio più chiaro, perché purtroppo la politica spesso non è credibile. Invece quando la musica e le coreografie fanno da tramite, qualsiasi messaggio diventa più raggiungibile. Questa è la Puglia più viva: quella che fa musica, fa arte e i turisti vengono al Sud non secondo lo stereotipo di cui si parlava fino a qualche anno fa. Non a caso anche questo palazzo era un contenitore chiuso e oggi siamo qui a riempirlo di contenuti>>.
La raccolta fondi verrà finanziata da Banca Intesa San Paolo (durante la diretta di domani, su Rai 2, verrà richiesto di inviare l’sms solidale), con l’obiettivo di restituire alla natura la bellezza paesaggistica propria dell’oasi. Ci saranno le case dell’acqua in piazza e chi si porterà le borracce, potrà riempirle, con l’aiuto dei volontari di Legambiente, mentre i bicchieri predisposti saranno in plastica compostabile, quindi non in plastica tradizionale. In questo modo, la Notte della Taranta sarà sempre più un ecofestival: <<Noi facciamo questo da 31 anni con la nostra Festa Ambiente: Elisa la conosce molto bene, perché ci ha onorato più volte della sua musica. Oggi siamo molto felici di replicare questo sistema in vari concerti d’Italia, come il concertone del Primo Maggio>>, ha affermato Nunzio Cirino Croccia, di Legambiente.
A prendere la parola, anche Maurizio Zanchi, direttore dell’area Lecce di Intesa San Paolo: <<Intesa San Paolo già l’anno scorso si è avvicinata alla fondazione Notte della Taranta, impegnandosi in un’iniziativa solidale che ha garantito cure importanti al reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, evitando così viaggi della speranza>>.
Sente su di sè una grossa responsabilità il direttore artistico, Daniele Durante: <<La Notte della Taranta ormai è un punto di riferimento, quindi dobbiamo essere d’esempio. Quest’anno io mi sono chiesto: che cosa si sta perdendo della musica popolare salentina? La polivocalitá. I canti polivocali non sono molto fruibili. Allora ho deciso di veicolare i canti polivocali verso il substrato di strumenti come il basso e la batteria. Con questo stratagemma spero che, nell’avvenire, si possa utilizzare questo stesso meccanismo, per recuperare il canto polivocale, che era il canto più diffuso: lo stare insieme originario era dato proprio dal canto polivocale>>.
A corredare la musica sarà la danza, con ben dodici coreografie, realizzate dal maestro Davide Bombana. Inoltre, per la prima volta il Concertone sarà trasmesso sulla rete generalista Rai 2 e condotto dalla coppia Belen Rodriguez e Stefano De Martino.
Con la padronanza di chi già all’età di 5 anni suonava brillantemente Mozart, il maestro concertatore Fabio Mastrangelo dirigerà domani due orchestre: l’orchestra popolare e l’orchestra sinfonica Oles di Lecce e anche cinque giovani studenti del conservatorio Tito Schipa di Lecce: <<Facciamo un misto di tradizioni: mischiamo la tradizione salentina con quella sinfonica russa e creiamo un concertone unico. Io sono in Russia da 18 anni. D’altronde Alessandro Quarta nasce come violinista classico ed oggi è un campione della musica popolare. So che la Notte della Taranta arriva a raggiungere anche i 200mila spettatori e quindi è il concerto all’aperto più seguito d’Europa: invece il mio “Barbiere di Siviglia” a San Pietroburgo fece 25mila presenze, ma mi sono felicemente accontento.
In vista di questo spettacolo, abbiamo preparato 18 arrangiamenti che includono sia l’orchestra della Taranta che quella classica, quindi sarebbe un gran peccato eseguirli una sola volta, solo domani. Mi auguro quindi di portare il programma della Notte della Taranta al teatro di San Pietroburgo, dove sono direttore artistico, e a quello di Mosca, in qualità di direttore principale>>.
Il chitarrista Maurizio Colonna ha spiegato il motivo della sua presenza, che, oltre a me essere quello squisitamente musicale, è quello di essere da stimolo per tutti i ragazzi che studiano nelle scuole di musica: <<Il mio obiettivo sin dal 1980 è stato sempre quello di togliere la chitarra o gli strumenti da camera dal salottino privato, per riuscire a fare lo spazio che merita questa musica, andando negli spazi aperti e realizzando così la totalità della musica. Non ha più senso pensare che noi siamo lì sui grandi palchi e tutto il resto dei musicisti siano poca cosa: la musica é di tutti ed è per tutti>>.
Il maestro napoletano Enzo Avitabile domani sera vorrebbe realizzare un suono suonante e non un suono suonato, quindi qualcosa di vivente e non di vissuto, e allo stesso tempo, cercherà di realizzare qualcosa di sinergico, perché, come diceva Mozart, “solo l’insieme di più voci può creare l’armonia”.
L’artista Salif Keita ha detto di aver provato un forte legame che unisce il Salento all’Africa e di non essersi affatto sentito spaesato, ma come se fosse a casa: <<Viva la musica che è in grado di unire diversi continenti sotto lo stesso luogo, perché in fondo la musica è al servizio della società. So che sabato faremo una grande festa del villaggio!>>
Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha chiuso la conferenza stampa, invitando Elisa a seguire il suo esempio nel frequentare un corso di pizzica: <<Una delle prime cose che ti insegnano lì è: sintonizza il battito della musica col battito del tuo cuore. E questa regione ben si sintonizza da sé, basta servirla: non c’è bisogno di comandarla. Io mi sono sempre sentito il maggiordomo di questa Regione spettacolare>>.